(Rinnovabili.it) – Produrre benzina dalla segatura. E’ questo l’obiettivo che si erano posti gli scienziati del Centre for Surface Chemistry and Catalysis della KU Leuven, in Belgio. E questo quanto sono riusciti ad ottenere, in pochissimo tempo, come risultato di un progetto di ricerca veramente eccezionale. Il team di chimici è stato, infatti, in grado di mettere a punto un procedimento che separa efficientemente la cellulosa dalla lignina, trasformando la prima in catene di idrocarburi. Queste a loro volta possono sostituire una parte della benzina raffinata o essere impiegati come componenti plastici.
Come spiegano gli autori nell’ultimo numero di Energy & Environmental Science: “A livello molecolare, la cellulosa contiene forti catene di carbonio. Abbiamo cercato di conservare queste catene, ma eliminare l’ossigeno a loro legato, che rappresenterebbe un ostacolo per la qualità della benzina”. Il metodo sviluppato, e ora in attesa di brevetto, rappresenta una sorta di nuova bio-raffinazione: la segatura viene inserita nel reattore aggiungendo un catalizzatore e con la temperatura e la pressione giusta e mezza giornata di tempo a disposizione si riesce a convertire la cellulosa dei trucioli di legno in catene di idrocarburi saturi o alcani. “In sostanza, il metodo permette di ottenere un prodotto ‘petrolchimico’ a base di biomasse”, spiegano i ricercatori. Naturalmente il risultato è un prodotto intermedio che richiede un ultimo passo prima di diventare completamente benzina distillata, ma aggiungono i chimici, “il nostro prodotto offre una soluzione intermedia fintantoché le nostre automobili continueranno ad andare con i carburanti tradizionali. Il prodotto può essere utilizzato come additivo verde”. Questo idrocarburo può potenzialmente essere impiegato anche per la produzione di etilene, propilene e benzene, e per la fabbricazione di polimeri, gomme o schiume isolanti.