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Batterie per e-car: il rilancio dell’Europa sull’asse franco tedesco

batterie francia germania consorzioL’Ue ha approvato il patto e investirà circa 1,2 miliardi di euro in sovvenzioni per incentivare la produzione di batterie

 

(Rinnovabili.it) – Francia e Germania hanno formato un consorzio per l’investimento di circa 6 miliardi di euro destinati alla produzione di batterie per auto elettriche: l’annuncio è arrivato martedì scorso, al terzo incontro della European Battery Alliance, l’alleanza europea per le batterie lanciata a ottobre 2017 cui prendono parte Commissione europea, diiversi Paesi membri, la Banca centrale dell’Ue e quasi tutte le grandi compagnie automobilistiche del vecchio continente.

 

L’accordo punta a lanciare la produzione di batterie su suolo comunitario, un comparto in fortissimo ritardo e al momento quasi totalmente dipendente dalla produzione cinese. Circa 4 miliardi di euro verranno messi a disposizione dalle case automobilistiche e dalle compagnie energetiche; l’Unione europea, che ha approvato l’accordo in linea di principio, provvederà a circa 1,2 miliardi di euro in sussidi e agevolazioni finanziarie.

 

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Durante la presentazione del progetto franco-tedesco, sono state presentate altre collaborazioni tra Stati membri, sempre riguardo il settore della mobilità elettrica: Svezia, Portogallo e Finlandia avvieranno progetti condivisi per il reperimento e il trattamento delle materie prime, Belgio e Polonia una partnership per i materiali chimici, Svezia, Francia, Germania, Italia e Repubblica Ceca avvieranno una collaborazione sul fronte della produzione di celle per le batterie, mentre Belgio e Germania sul riciclo delle stesse.

Annunciata anche la partnership tra le principali case automobilistiche tedesche, francesi, spagnole e slovacche per quanto riguarda il comparto e-car a tutto tondo: dalle batterie ai software, dalla strumentazione di bordo alle novità ingegneristiche.

 

Il consorzio siglato dai ministri dell’economia francese, Bruno Le Maire, e tedesco, Peter Altmaier, sarà attivo già dai prossimi mesi, quando prenderà il via la costruzione in Francia di una fabbrica pilota che vedrà l’impiego di almeno 200 dipendenti.

 

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