(Rinnovabili.it) – Era pronta ormai da mesi ma rimaneva lì, inutilizzata, per mancanza delle necessarie autorizzazioni governative. Ora finalmente, la piazzola di ricarica auto elettriche sull’A1 – primo tassello di quella che sia spera sia la prima autostrada elettrica italiana – ha ottenuto l’ok dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ed è pronta a divenire operativa.
A darne l’annuncio è Adiconsum, che aveva seguito la vicenda fin dall’inizio, attivandosi per capire che cosa bloccasse il charger point. “Ora che l’autorizzazione c’è – commenta Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – la “palla” passa ad Autostrade per l’Italia, a cui chiediamo di provvedere al più presto per fornire un servizio utile agli automobilisti possessori di un’auto elettrica”.
Come aveva spiegato a suo tempo la stessa società autostradale, la stazione di ricarica si trova sulla A1-Diramazione Roma Sud, presso le Aree di Servizio Frascati Est ed Ovest e il servizio di parcheggio e ricarica sarà gratuito per la durata di 1 anno (fase sperimentale) per tutti i clienti Telepass registrati.
“È arrivato però il momento nel nostro Paese – prosegue Giordano – di uscire dalla logica della ricarica sperimentale e dotare il Paese di una vera rete di ricarica veloce che abbatta il timore di scarsa autonomia di percorrenza, equiparando i diritti degli automobilisti di veicoli elettrici a tutti gli altri”.
Per accelerare lo sviluppo dell’e-mobility e la realizzazione di una vera autostrada elettrica Adiconsum ha stila
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posizionare le piazzole di ricarica veloce nelle stazioni di servizio presenti sulla rete stradale e autostradale garantendo così il trasporto elettrico non più solo in città, ma sulla rete viaria nazionale
- far diventare operativo, con l’approvazione del Governo, l’aggiornamento del Piano Nazionale delle ricariche elettriche (PNIRE) approvato recentemente dal Cipe per garantire tantissime colonnine di ricarica veloci/fast in aggiunta a quelle a ricarica lenta
- promuovere l’installazione di punti di ricarica “veloce” nelle stazioni di rifornimento dei carburanti tradizionali
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prevedere la presenza dei consumatori (rappresentati dalle loro Associazioni) negli organismi istituzionali preposti all’E-mobility.