Per sostenere il mercato del veicoli NEV, il governo di Pechino estende gli aiuti statali
(Rinnovabili.it) – Nel 2015, il governo cinese aveva dichiarato di voler porre fine ai sussidi statali per la mobilità pulita entro il 2020. Tuttavia, questa settimana, il Ministero delle Finanze cinese ha annunciato un’estensione, affermando che la Cina ridurrà i sussidi per i veicoli NEV (Neighborhood Electric Vehicles, veicoli elettrici di prossimità urbana) solo del 10%, al fine di incentivare l’acquisto di auto non inquinanti.
La Cina ha fissato un obiettivo per i veicoli NEV, che includono anche gli ibridi plug-in e i veicoli a celle a combustibile a idrogeno, affinché rappresentino 1/5 delle vendite di auto entro il 2025, rispetto all’attuale 5%. L’obiettivo è la riduzione dell’inquinamento e l’ottenimento della leadership mondiale nel settore automobilistico “verde”.
In base al nuovo piano di finanziamento, la Cina estenderà i sussidi per l’acquisto di veicoli NEV fino al 2022 e le esenzioni fiscali sugli acquisti per due anni. Tuttavia, i sussidi si applicheranno solo alle autovetture che costano meno di 300.000 yuan (pari a 42.376 dollari). Ciò probabilmente escluderà i veicoli elettrici premium come quelli costruiti dalla BMW e dalla Daimler.
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Anche le berline Model 3 prodotte in Cina da Tesla hanno un prezzo superiore, pari a 323.800 yuan, il che significa che il pioniere delle auto elettriche statunitensi dovrà ridurre il prezzo se vorrà rientrare nel nuovo regime fiscale. Tuttavia, non saranno ridotti i sussidi per i NEV commerciali a scopi pubblici. In linea di principio, la Cina ridurrà i sussidi del 20% nel 2021 e del 30% nel 2022.
La Cina è attualmente il più grande mercato automobilistico del mondo: solo l’anno scorso, sono stati venduti oltre 25 milioni di veicoli, tra cui 1,2 milioni di veicoli NEV. Il governo ha anche annunciato di voler sostenere la produzione e la vendita di automobili con batterie intercambiabili, una tecnologia che è stata perseguita dai produttori cinesi di veicoli elettrici Nio e BAIC BluePark.
Nonostante questo, secondo gli osservatori “questa estensione delle sovvenzioni fornirà al settore un sostegno a lungo termine, ma è improbabile che influisca molto sulle vendite a breve termine“. Questo è quanto dichiara a Reuters il segretario generale della China Passenger Car Association (CPCA), Cui Dongshu.
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Nel frattempo, le case automobilistiche globali tra cui Volkswagen, General Motors e Toyota stanno intensificando la produzione di veicoli elettrici in Cina per soddisfare le normative governative più severe. Le vendite di veicoli NEV, però, si sono inevitabilmente contratte per il nono mese consecutivo a marzo, diminuendo di oltre il 50% rispetto a un anno prima, secondo i dati dell’Associazione cinese dei produttori di automobili (CAAM). La ragione di questa contrazione della domanda è principalmente la crisi del coronavirus.