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In California al via ai test dei veicoli ferroviari autonomi per il trasporto merci

veicoli ferroviari autonomi
Credits: Parallel

di Andrea Barbieri Carones

(Rinnovabili.it) – Il futuro del trasporto merci è su ferro. Con questo slogan inequivocabile si apre il sito di Parallel, start up californiana fondata da tra ex ingegneri di SpaceX, azienda aerospaziale fondata da Elon Musk nel 2002.

Tutto si basa su veicoli ferroviari autonomi, come spiega Matt Soule, co-fondatore di Parallel System ed ex capo dell’avionica di SpaceX. “Abbiamo fondato Parallel per consentire alle ferrovie di aprire nuovi mercati, aumentare l’utilizzo delle infrastrutture e migliorare i servizi per accelerare la decarbonizzazione delle merci. Il nostro modello di business consiste nel fornire alle ferrovie gli strumenti per convertire in rotaia alcuni dei 700 miliardi di dollari dell’industria degli autotrasporti statunitensi. Il nostro sistema può anche aiutare ad alleviare la crisi della catena di approvvigionamento consentendo un movimento a basso costo e regolare di merci in entrata e in uscita dai porti”.

I veicoli sono autonomi ed elettrici a batteria, progettati per spostare le merci in modo più pulito, veloce, sicuro e conveniente rispetto ai treni o ai camion tradizionali. Invece di un enorme treno che trasporta un gruppo di vagoni merci da A a B, la configurazione Parallel vedrebbe i container montati su carrelli ferroviari autonomi alimentati individualmente, che possono operare in modo indipendente.

L’idea è renderli in grado di autoassemblarsi lungo l’infrastruttura ferroviaria per formare convogli merci. A differenza dei treni, che necessitano di costosi terminal logistici o transmodali, questi unità mobili potrebbero anche essere recapitati o scaricati in prossimità della domanda di merce.

L’obiettivo di Parallel è quello di avere veicoli merci su rotaia in grado di raggiungere un’autonomia di 800 km e un tempo di ricarica inferiore a un’ora. Un sistema autonomo utilizza telecamere di bordo per il rilevamento dei pericoli, con uno spazio di frenata 10 volte più breve rispetto ai tradizionali treni merci.

Il materiale rotabile è solo una parte del progetto. C’è anche il software, visto che il funzionamento autonomo sarà controllato da un sistema in grado di instradare i singoli veicoli ferroviari autonomi.

Tutto questo sistema eliminerebbe gli spostamenti dei mezzi pesanti sulla rete stradale, spesso congestionata e inquinata.

Per ora si tratta ancora di un progetto. Ma l’azienda ha già costruito il suo prototipo di seconda generazione che sta già testando su una pista chiusa nell’area di Los Angeles. Ora la fase successiva è quella di utilizzare i  49,55 milioni di dollari ricevuti in finanziamenti per portare il progetto al livello successivo e costruire una flotta di veicoli e avviare test più avanzati.

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