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La bolla dei veicoli endotermici: così l’automotive sforerà gli 1,5°C

Hainan
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Almeno 400 milioni di veicoli endotermici di troppo saranno venduti nei prossimi anni

(Rinnovabili.it) – Nei prossimi anni, i maggiori marchi di automobili al mondo produrranno centinaia di milioni di veicoli endotermici in più di quelli che sono compatibili con gli 1,5 gradi. I loro piani industriali nei fatti sono del tutto disallineati dalle esigenze di contrasto della crisi climatica. Nonostante in regioni come l’Europa stia passando lo stop alla vendita di auto diesel e benzina nel 2035. Lo sostiene un rapporto preparato dalla University of Technology Sydney, l’University of Applied Sciences of the Industry di Bergisch Gladbach e il ramo tedesco di Greenpeace.

Per calcolare la traiettoria del settore automotive, il rapporto stima il budget di carbonio che è disponibile per i marchi automobilistici. Appoggiandosi a un modello dell’università di Sidney, la quantità di CO2 complessiva prima di sforare il target più ambizioso di Parigi è 53 miliardi di tonnellate (Gt), su un budget globale di 400 Gt che, secondo l’IPCC, dà una probabilità del 67% di restare sotto gli 1,5°C.

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Tradotto in numero di veicoli endotermici, questa cifra equivale a circa 315 milioni di auto a combustione interna. Ma i marchi, nei prossimi anni, si aspettano di vendere tra i 645 e i 778 milioni di auto. Più di 400 milioni di auto e 98-116 Gt di troppo.

“Per decarbonizzare il trasporto stradale entro il 2050, e considerando il numero limitato di veicoli endotermici che possono ancora essere venduti, le case automobilistiche devono eliminare gradualmente la produzione di veicoli commerciali leggeri diesel e benzina entro il 2030”, si legge nel rapporto.

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A causa della lentezza nella transizione da motori ICE a motori elettrici è la causa principale del potenziale emergere di una bolla dei veicoli endotermici, suggeriscono gli autori. L’eliminazione graduale del motore a combustione interna e la completa elettrificazione delle vendite di veicoli commerciali leggeri sono necessarie già entro il 2030. “Tuttavia, i piani dell’industria – almeno quelli dei produttori tradizionali come Volkswagen, Toyota, Hyundai/Kia e GM – prevedono solo il 52% di vendite di veicoli elettrici a batteria entro il 2030”, calcola il rapporto.

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