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Toyota investe nell’auto elettrica ma strizza l’occhio all’idrogeno

Via depositphotos.com

di Andrea Barbieri Carones

Toyota: l’idrogeno salva i posti di lavoro

(Rinnovabili.it) – Toyota ha annunciato un investimento da oltre 60 miliardi di euro per elettrificare tutte le sue auto entro il 2030. Metà di questa cospicua cifra sarà destinata a sviluppare un listino di vetture “100% electric” allo scopo di intercettare la domanda crescente per questo tipo di veicoli.

Nonostante il grande impegno economico, il management Toyota ritiene che ancora i tempi non siano maturi per le emissioni zero. Basti pensare che, secondo le previsioni del quartier generale giapponese, entro fine decade il costruttore venderà solo 3,5 milioni di auto elettriche pari a circa un terzo delle proprie vendite annuali.

Un terzo delle vendite totali del costruttore numero uno al mondo forse sono poche, anche perché la casa non è ancora in prima fila verso questo settore. Un po’ meglio (sempre secondo le precisioni) dovrebbe fare il gruppo Volkswagen: il primo costruttore europeo infatti prevede che nel 2030 le auto elettriche saranno la metà delle proprie vendite totali.

Chi invece è già oggi “full electric” è Tesla. L’azienda californiana, che sta trasferendo il suo quartier generale a Austin, in Texas, è in realtà nata emissioni zero. E a ottobre ha registrato vendite che la posizionano al numero uno del settore, superando le vendite di Toyota, Volkswagen, Daimler AG, Ford e General Motors messi insieme.

Durante una conferenza stampa a Tokyo, il CEO Toyota, Akio Toyoda, ha detto che l’azienda sta ancora cercando una strategia di riduzione delle emissioni di CO2 che però includa anche le auto ibride e quelle a idrogeno.

Vogliamo che i consumatori siano liberi di scegliere quale tipo di auto comprare più che puntare su quanto noi vogliamo. La nostra strategia è di aspettare ancora un po’ per capire bene dove stia andando il mercato” ha detto il numero uno dell’azienda nipponica.

Ciò non significa che Toyota resti a guardare. Entro il 2030, introdurrà ben 30 nuove auto elettriche in linea con gli annunci passati che puntavano a introdurne 15 entro il 2025. E intanto gli investimenti sulla produzione di batterie aumenteranno del 30%.

Investimenti che toccheranno anche altri paesi. Basti pensare che nel giro di 3 anni in north Carolina aprirà uno stabilimento di produzione di batterie in seguito a un merga stanziamento di 1,2 miliardi di euro.

Se abbia ragione la politica attendista di Toyota o quella più decisa di altri costruttori è presto dirlo. Fatto sta che nel 2020 le immatricolazioni di vetture elettriche nel mondo sono aumentate del 41%, in un mercato – quello complessivo dell’automotive – che è calato di un sesto.

A novembre, Toyota ha deciso di non firmare un accordo congiunto con altre 6 costruttori (fra cui General Motors e Ford) per mettere fuori produzione entro il 2040 le auto a combustione interna. Il motivo è semplice: “Non tutte le aree del mondo sono pronte a questa transizione”.

Un ultimo cenno sulle auto a idrogeno: Toyota ritiene che questa soluzione – alternativa o parallela a quella elettrica – aiuterà a salvare gran parte dei 5,5 milioni di posti di lavoro di persone impiegate nel settore automotive.

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