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Tesla, la Cina usa l’azienda di Elon Musk come scudo nella “guerra” con gli Usa

Tesla sta perdendo mercato in Cina, che sfrutta l'approvazione di un sistema di guida per fare pressioni su Trump

Fonte Unsplash

Nella guerra commerciale tra Usa e Cina, potrebbe finirci in mezzo anche Elon Musk con la sua Tesla. Il governo di Pechino, infatti, potrebbe usare l‘approvazione del sistema FSD di Tesla come leva, per ammorbidire la posizione di Trump. Considerata la vicinanza tra il presidente americano e l’imprenditore miliardario, la Cina ha pensato bene di giocare di sponda, secondo i rumors diffusi da Electrek. Il sistema FSD di Tesla regola la guida autonoma delle auto, ma necessita dell’approvazione cinese, il che equivale a bloccare l’ingresso delle future Tesla sul mercato della Cina.

Tesla, Elon Musk è preoccupato?

E la questione preoccupa, ovviamente, Elon Musk che un mese fa, durante una conference call con gli investitori ha detto: “Attualmente non ci permettono di trasferire video di formazione al di fuori della Cina. E poi il governo degli Stati Uniti non ci lascerà fare la formazione in Cina. È un po’ un dilemma“. Per ottenere l’approvazione per il mercato cinese, Tesla ha stretto un accordo con Baidu per la mappatura e la navigazione e ha superato le valutazioni sulla sicurezza dei dati, ma ancora non ha ricevuto il via libera del governo

Tesla, calano le vendite globali

Ed intanto le vendite globali iniziano a calare. Secondo Cnn, la società di Musk ha registrato il suo primo calo lo scorso anno, pari a circa l’1% del 2023 sul 2023. Un calo non da poco, visto che nei due anni precedenti aveva registrato impennate del 38% e 40%. In Cina le vendite sono calate del 6% solo nei primi otto mesi dell’anno. Un blocco del sistema FSD in Cina, il suo mercato più importante, danneggerebbe ulteriormene l’azienda.

BYD vuole sorpassare Tesla, Volkswagen e Stellantis

Se Tesla cede, il colosso BYD giganteggia, intenzionato a superare Tesla in Europa, ma anche Volkswagen e Stellantis, con l’obiettivo di diventare il più grande venditore europeo di veicoli elettrici a batteria entro il 2030, secondo il sito Automotive news Europe. Con la nuova Seagull, infatti, BYD intende scendere sotto il tetto dei 20mila euro per le auto elettriche, uno degli ostacoli principali alla vendita su grande scala, come d’altronde ha sottolineato anche Michael Shu, il presidente europeo di BYD: “Siamo fiduciosi di poter essere in una posizione di leadership. Stiamo passando alla fase successiva per decidere un enorme investimento nell’UE, un investimento che varrebbe miliardi di euro“.

Tesla, Elon Musk sperimenta il sistema antifurto dei cavi

Intanto Tesla continua a portare avanti il settore della ricerca ed innovazione, da ultimo con due metodi per arginare il furto dei cavi elettrici per ricaricare le auto presso i suoi Supercharger. Il primo prevede un marchio con una tintura se un ladro tenta di rubare il rame all’interno, sistema già installato a Seattle, mentre la seconda misura consiste nell’incisione del rame all’interno dei cavi di ricarica con l’iscrizione “Proprietà di Tesla Motors” per avvertire i rivenditori di rottami e le imprese di riciclaggio, quando vengono portati materiali rubati.

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About Author / Paolo Travisi

Ancora prima che giornalista, curioso per natura. Ha iniziato a scrivere per mestiere nel 2004, dapprima in tv, poi su giornali nazionali e web. Appassionato di scienza e tecnologia (ma non solo), ama scoprire nuovi argomenti di cui poter scrivere ed imparare. In questa avventura per Rinnovabili si occupa in particolare di economia circolare e mobilità sostenibile, e realizza i contenuti video per i social.