Parte di un programma governativo da quasi 16 milioni di dollari, il taxi elettrico volante potrebbe librarsi presto nei cieli israeliani
(Rinnovabili.it) – Nei cieli di Gerusalemme per la prima volta, la scorsa settimana, di è librato un taxi elettrico volante. L’esperimento è parte di un programma israeliano, che intende sviluppare una rete di droni per decongestionare le strade. I droni dovrebbero trasportare merci e persone, diventando un’alternativa alla logistica che sul terreno è sempre più preda del traffico. Man mano che lo spostamento di oggetti e persone diventa una componente più centrale nella vita delle metropoli moderne, infatti, l’ottimizzazione dei flussi logistici deve trovare nuove soluzioni.
Sul taxi elettrico volante sono impegnate diverse compagnie, con molti paesi in fase di sperimentazione. In questo caso, il drone Ehang EH216 è prodotto in Cina e parte di un progetto pilota del governo israeliano. Si chiama Israel National Drone Initiative (INDI), ha una durata di due anni e un costo di circa 15,7 milioni di dollari. Questo primo volo “pubblico”, effettuato il 13 settembre, ha visto il drone decollare senza passeggeri dall’ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme. Il mezzo ha poi sorvolato le colline della città ed è atterrato di nuovo presso la sede del centro medico dopo circa mezz’ora.
Il velivolo ha guida autonoma e propulsione elettrica, con autonomia superiore ai 35 chilometri. Gli organizzatori sostengono che la sicurezza del taxi elettrico volante sia fuori questione, con un incidente ogni 2 mila prove di volo effettuate. Finora, queste ultime sono state circa 20 mila.
Certo, per quanto riguarda i costi, ancora non ci siamo. Secondo la Innovation Authority di Israele è presto per fare delle stime. Di certo è un servizio costoso per consegnare un piatto a domicilio, ma potrebbe avere un vantaggio. Infatti, più aziende potrebbero cooperare e un solo mezzo potrebbe muovere contemporaneamente persone e oggetti, ottimizzando i percorsi e rendendo più sostenibile l’economia del drone. Per ora, tuttavia, l’uso previsto è soprattutto in campo medico. Una volta completamente sviluppata, la rete sarà utile per il trasporto di medicinali e su alcuni voli di prova si potranno fare anche prelievi di sangue