Con l'approvazione del Parlamento europeo si conclude l'iter legislativo delle nuove norme per la tariffazione degli automezzi pesanti nell'Unione. Gli stati membri avranno due anni per prepararsi all'applicazione
Riforma Eurobollo, cosa cambia per la tariffazione stradale?
(Rinnovabili.it) – I pedaggi stradali? Dovranno essere più leggeri per i veicoli ecologici. Lo stabiliscono le nuove norme europee sulla tariffazione stradale dei mezzi pesanti, riforma della celebre Direttiva Eurobollo. Il provvedimento è stato approvato oggi dal Parlamento UE, ultimo passaggio prima di poter approdare nella Gazzetta europea. Con l’entrata in vigore, gli Stati membri avranno 2 anni di tempo per far proprie le nuove regole.
Cosa cambierà? Difficile da dirsi dal momento che le regole non sono obbligatorie. O meglio: i Paesi non sono obbligati a far pagare i veicoli che utilizzano le loro strade; ma quando scelgono di farlo devo attenersi alla normativa comunitaria.
Nel dettaglio la riforma aggiorna la vecchia Direttiva Eurobollo 1999/62/CE sulla tariffazione degli veicoli commerciali pesanti lungo le rotte TEN-T. La modifica approvata estende il campo di applicazione ad altri mezzi a cui gli Stati membri potrebbero voler applicare diritti, come autobus, furgoni o autovetture. L’obiettivo delle nuove norme è spostare la tariffazione stradale da un modello basato sul tempo (vignette) ad uno basato sulla distanza o sui chilometri effettivamente percorsi (pedaggi), al fine di riflettere meglio i principi “chi inquina paga” e “chi usa paga”. Ma sarà un passaggio graduale, che dovrà avvenire entro otto anni dall’entrata in vigore della riforma.
In base alle nuove regole, tuttavia, le vignette saranno da subito valide per periodi più brevi (un giorno, una settimana o dieci giorni) e potranno essere imposti limiti di prezzo alle autovetture per garantire un trattamento equo agli utenti occasionali di altri paesi dell’UE. Gli Stati membri che scelgono di tassare veicoli più leggeri, come furgoni, minibus e autovetture, potranno comunque scegliere di utilizzare i sistemi di pedaggio o di vignettatura.
Il provvedimento introduce anche un nuovo strumento a livello di UE per la differenziazione degli oneri sulla base delle emissioni di CO2. Gli Stati membri dovranno fissare tariffe stradali diverse in base alla CO2 emessa da autocarri e autobus e in base alle prestazioni ambientali per furgoni e minibus a partire dal 2026. Inoltre, dovranno ridurre significativamente le tasse per veicoli a zero o a basse emissioni.