Uno studio Ipsos effettuato in Europa mostra che i residenti nel Vecchio Continente sognano la mobilità elettrica. Preoccupazione per il prezzo elevato delle auto emissioni zero e per l’autonomia di marcia. Emerge anche una poca conoscenza tecnica sui veicoli
di Andrea Barbieri Carones
(Rinnovabili.it) – Uno studio Ipsos sulla mobilità elettrica in Europa ha dato risultati interessanti sulla nuova era delle auto. Nello studio, dedicato anche all’ambiente, emergono subito due dati: il primo che il 62% degli europei ha modificato i propri comportamenti per combattere il riscaldamento del pianeta e l’inquinamento.
Il secondo è che 8 europei su 10 sognano la mobilità elettrica. In particolare, vorrebbero assistere alla diffusione generalizzata dei veicoli elettrici e ibridi nel prossimo decennio. E abbinare le aspirazioni ecologiche con il desiderio di ridurre il budget “per l’auto”, è la formula vincente. Ciononostante, la transizione verso la mobilità elettrificata è ancora lenta.
Prezzo di acquisto troppo alto, autonomia ed incertezze a livello di infrastrutture e tempi di ricarica: ecco i principali ostacoli che impediscono, oggi, agli europei di approfittare pienamente della mobilità elettrificata. Più della metà degli europei aspetta che i costruttori automobilistici propongano veicoli elettrici economicamente accessibili.
Mobilità elettrica, gli europei si aspettano di più dalle case auto
I dati? Il 51% degli intervistati si aspetta di più dalle case auto, Il 69% pensa che la mobilità elettrica abbia un impatto positivo sull’inquinamento e il 54% pensa che la transizione elettrica sia troppo lenta.
Il 38% pensa che l’autonomia delle auto elettriche sia ancora troppo scarsa e non permetta loro di fare lunghi viaggi. Tornando al nodo del prezzo di acquisto, quasi un intervistato su 3 ritiene che acquistare una vettura emissioni zero sia ancora troppo caro. E poco più di uno su 3 pensa che le colonnine di ricarica siano ancora poche.
“Gli automobilisti pensano di guidare ogni giorno 2000 km e, quindi, che starebbero sempre lì a ricaricare la loro auto elettrica” ironizza Erik Schilb, fondatore del racing team “in-Produkt thinks electric”. Il suo obiettivo è dimostrare che la mobilità elettrica e le modalità di vita sostenibili sono compatibili con il piacere di guidare i veicoli emissioni zero.
“Ma viaggi così si fanno una sola volta all’anno. Anzi solo il 10% li fa. Bisogna che la gente guidi e scopra fino a che punto è pratico ricaricare l’auto a casa e provare il piacere di cominciare ogni giorno con il “serbatoio” pieno. Inoltre, gli utenti pensano che i veicoli elettrici costino di più rispetto alle auto a benzina, ma spesso non è così. Pensano solo al prezzo di acquisto e non al costo totale di utilizzo”.
Lo studio Ipsos sulla mobilità elettrica ha mostrato anche che il 70% degli automobilisti europei non sono a conoscenza di avere una colonnina di ricarica vicino a casa. Addirittura c’è il 42% che non sa che l’auto elettrica si può ricaricare da una presa domestica, forse perché 9 su 10 non hanno ancora dimestichezza col funzionamento di questi veicoli.
Ma allora cosa spinge verso questa forma di mobilità? Il 76% del campione di residenti europei ha trovato piacevole l’esperienza di guida. Mentre percentuali simili – il 43 e il 44% – puntano a tagliare il costo di proprietà di una vettura e vogliono diminuire l’inquinamento.