Rinnovabili

Stop diesel 2035, l’UE non torna indietro. Promossi gli e-fuel, bocciati i biocarburanti italiani

Stop auto 2035, l’Ue non torna indietro. Promossi gli e-fuel, bocciati i biocarburanti italiani
Teresa Ribera (sx), vice presidente esecutiva in pectore della Commissione europea per la Transizione Pulita, Giusta e Competitiva. Crediti: © European Union 2023 – Source : EP

di Paolo Travisi

Stop diesel 2035, l’Italia definisce la scelta europea una “follia ideologica

Nessun passo indietro sul 2035. L’Ue tira dritto e non immatricolerà più nuove auto e furgoni con motori a benzina o diesel. La deadline fissata dalla legge europea è tra 11 anni, e nonostante il pressing delle case costruttrici, i dissensi politici nei vari governi nazionali, (forte il dissenso italiano) ed il crollo delle vendite di auto nei paesi dove non si incentiva l’elettrico, non tentenna Teresa Ribera, designata da Ursula von der Leyen come vice presidente esecutiva della Commissione europea per la Transizione Pulita, Giusta e Competitiva.

La politica spagnola, rispondendo per iscritto alle 16 domande degli eurodeputati delle commissioni per l’Economia (Econ), l’Ambiente (Envi), l’Industria (Itre) in vista della sua audizione il prossimo 12 novembre, ha sottolineato che “gli standard di prestazione per le emissioni di CO2 per nuove auto e furgoni stabiliscono obiettivi chiari a partire dal 2030 e un obiettivo di riduzione del 100% a partire dal 2035”. Punto, il Green Deal va avanti, perché secondo Ribera “l’obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 crea prevedibilità per investitori e produttori” con l’obiettivo di raggiungere Net Zero entro il 2050.

Stop diesel e benzina, necessario per ridurre emissioni gas serra del 55%

L’Italia, come è noto, non ci sta e dall’esecutivo si chiede di rivedere le norme già nel 2025 per tutelare l’automotive in crisi, come ha sottolineato nei giorni scorsi anche un’analisi del Centro Studi di Confindustria, secondo cui un calo delle vendite a lungo termine, minerebbe l’economia nazionale. Ma tra le risposte messe per iscritto da Ribera c’è il fatto che lo stop ai motori a benzina e diesel dal 2035 sia “una parte fondamentale del raggiungimento da parte dell’Ue dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55%”.

Oltre all’elettrico, saranno gli e-fuel a ricoprire una posizione di rilievo “attraverso una modifica mirata del regolamento come parte della revisione prevista”, ma non viene fatto alcun cenno, a un possibile ruolo anche per i biocarburanti di cui l’Italia è leader. Il nostro paese viene citato, tirando in ballo il rapporto dell’ex premier Mario Draghi:La decarbonizzazione può essere un motore di competitività se tutte le politiche sono ben allineate, ciò significa che dobbiamo garantire che le nostre politiche siano progettate per sfruttare le sinergie ed evitare incongruenze“, si legge ancora nelle risposte di Teresa Ribera.

Futuro dell’Ue senza auto a motore è un’urgenza per economia pulita. Dazi cinesi? Da risolvere

Dunque nel futuro dell’Europa senza auto a motore, la designata vice presidente esecutiva della Commissione europea per la Transizione Pulita, sostiene che “non garantiremo la competitività a lungo termine dell’Europa se non ci allontaniamo dai combustibili fossili importati verso un’economia pulita, competitiva e circolare e questo dovrebbe accadere con urgenza”. Un’urgenza che invece gli eurodeputati della Lega bocciano come una “follia ideologica” e criticano la menzione sui carburanti sintetici, ma non i biocarburanti.

In una delle risposte date per iscritto si fa riferimento anche alla diatriba commerciale tra Ue e Cina, in merito alle e-car cinesi su cui l’Europa ha imposto i dazi, e che il governo di Pechino starebbe aggirando con la complicità della Turchia.  Dazi che saranno imposti se la negoziazione non avrà esito positivo entro la fine di ottobre. Sull’argomento Ribera sottolinea che “la Commissione sta lavorando per trovare una soluzione negoziata“, ma “questo non sostituisce la nostra strategia industriale automobilistica” ed infatti l’obiettivo dell’Europa è “garantire che l’Ue resti un posto per la produzione di veicoli elettrici a batteria”.

Exit mobile version