Per lo stop ad auto diesel e benzina nelle nuove vendite bisognerà aspettare il 2035
(Rinnovabili.it) – Ultimi passi per la revisione del regolamento 2019/631/CE che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 per autovetture e veicoli commerciali leggeri. Il Parlamento europeo ha approvato stamane l’accordo raggiunto con il Consiglio a ottobre dello scorso anno e, quando anche gli Stati membri avranno lo avranno votato, il provvedimento sarà pronto per la pubblicazione in Gazzetta.
In quanto Regolamento, le misure entreranno in vigore immediatamente ma per lo stop definitivo ad auto diesel e benzina bisognerà attendere il 1° gennaio 2035. È questa infatti la data fissata nel testo a partire dalla quale tutti i nuovi veicoli leggeri immessi sul mercato dovranno essere a zero emissioni. Con un target 2030 di taglio della CO2 fissato al 55% per le auto e al 50% per i furgoni.
E nel frattempo? Nel frattempo tutto rimarrà immutato (rispetto al regolamento attuale) fino al 2025, anno in cui oltre ad entrare in vigore le norme Euro 7, la Commissione presenterà una nuova metodologia per valutare e comunicare i dati sulla CO2 emessa durante tutto il ciclo di vita dai mezzi venduti sul mercato comunitario. E metterà mano al cosiddetto fattore ZLEV, un incentivo statistico sul target di CO2 assegnato ai produttori auto, che premia quanti vendono i veicoli a zero e basse emissioni (zero-and low-emission vehicles, ZLEV). Nella fase di riferimento che dal 1° gennaio 2025 sostituirà quella dei supercrediti, le case auto verranno ricompensate per i loro ZLEV solo dopo che è stato raggiunto un benchmark di vendita. Il nuovo regolamento fissa tale parametro al 25% per le vendite di auto nuove e al 17% per i nuovi furgoni fino al 31 dicembre 2029. Dal 2030, invece sarà rimosso.
“Questo regolamento – ha commentato il relatore Jan Huitema (Renew, NL) – incoraggia la produzione di veicoli a emissioni zero e basse. Contiene un’ambiziosa revisione degli obiettivi per il 2030 e un obiettivo di zero emissioni per il 2035, che è fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questi target creano chiarezza per l’industria automobilistica e stimolano l’innovazione e gli investimenti per le case automobilistiche”.
Le altre novità: entro dicembre 2026 la Commissione monitorerà il divario tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante e di energia, riferirà su una metodologia per adeguare le emissioni specifiche di CO2 dei costruttori e proporrà adeguate misure di follow-up. I costruttori responsabili di piccoli volumi di produzione in un anno solare (da 1.000 a 10.000 auto nuove o da 1.000 a 22.000 furgoni nuovi) possono beneficiare di una deroga fino alla fine del 2035 (quelli che immatricolano meno di 1.000 veicoli nuovi all’anno continuano a essere esente).