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Gli standard Euro 7 sono un’altra vittima del braccio di ferro in UE sul futuro dell’auto

La commissione Ambiente del Parlamento UE ha approvato con 52 sì, 32 no e 1 astenuto la posizione per i negoziati con il Consiglio. Pochissimi i ritocchi rispetto alla proposta iniziale della Commissione e non sui limiti emissivi per i veicoli privati

Standard Euro 7: l’Europarlamento getta la spugna
Foto di Freddy G su Unsplash

Gli standard Euro 7 riguarderanno anche le emissioni di pneumatici e freni

(Rinnovabili.it) – Niente ritocchi ai limiti per gli inquinanti delle auto proposti dalla Commissione. Requisiti più stringenti per veicoli commerciali, leggeri e pesanti. E più ambizione sulle emissioni che derivano da pneumatici e freni. È un Europarlamento timido, anche perché spaccato, quello che ha approvato ieri in Commissione Ambiente la posizione di Strasburgo sui nuovi standard Euro 7, con cui si presenterà ai negoziati finali con il Consiglio.

Le tensioni dietro i nuovi standard Euro 7

Standard Euro 7 che risentono, inevitabilmente, delle fortissime tensioni a livello europeo sul dossier del phase out delle auto diesel e benzina entro il 2035. Dopo aver approvato lo stop a fine 2022, la Germania ci ha ripensato costringendo la Commissione ad un’irrituale riapertura del file per lasciare la porta aperta anche agli e-fuel.

Nel frattempo la politica europea si è spaccata, usando il phase out come grimaldello per mettere in questione parti sostanziali del Green Deal. La parola d’ordine, per molti gruppi politici (ma anche per alcuni stati membri) è: siamo andati troppo in là. Posizioni che si riflettono nel voto in Commissione di ieri. L’ok ai nuovi standard Euro 7 è passato con una maggioranza abbastanza larga ma con un forte blocco di opposizione: 52 i sì contro 32 no e un astenuto.

Cosa vuole l’Europarlamento

Strasburgo quindi non toccherà i (timidissimi) nuovi limiti per le emissioni dei veicoli proposti dalla Commissione. Che per quanto riguarda le auto coincidono, sostanzialmente, con quelli vecchi (Euro 6/VI). Le limature sono arrivate invece per i veicoli commerciali leggeri, per cui l’Europarlamento propone di creare tre categorie distinte con limiti differenziati. Il testo adottato propone poi limiti più severi per le emissioni di gas di scarico degli autobus e dei veicoli pesanti, compresi i livelli fissati per le emissioni reali di guida. Per quanto riguarda pneumatici e freni, gli eurodeputati chiedono limiti più stringenti per allinearli a quelli in via di elaborazione da parte dell’United Nations Economic Commission for Europe.

“Abbiamo trovato con successo un equilibrio tra gli obiettivi ambientali e gli interessi vitali dei produttori”, commenta il relatore Alexandr Vondra, del gruppo Conservatori e Riformisti Europei. “Sarebbe controproducente attuare politiche ambientali che danneggiano sia l’industria europea che i suoi cittadini. Attraverso il nostro compromesso serviamo gli interessi di tutte le parti coinvolte ed evitiamo posizioni estreme”.