Entro l’anno prossimo dovranno ottenere una riduzione delle emissioni auto della loro flotta del 15%
(Rinnovabili.it) – L’automotive europeo è quasi in linea con gli obiettivi di riduzione emissioni auto per il 2025, ma continua a chiedere di ammorbidirli e di abbassare le eventuali multe. Usando gli stessi argomenti del 2019, che si erano poi rivelati fallaci. E addossando parte della colpa ai cittadini che non comprerebbero abbastanza auto elettriche, rendendo più difficile ammortizzare il tenore emissivo dei segmenti più inquinanti. Lo spiega l’ong paneuropea Transport & Environment.
Riduzione emissioni auto, impossibile centrare i target 2025?
Entro l’anno prossimo, tutti i brand che vendono modelli sul mercato europeo dovranno conseguire una riduzione emissioni auto del 15%. Calcolata sulla media emissiva dell’intera flotta di ciascuna casa automobilistica. Troppo alta questa soglia, sostengono i produttori. E troppo salate le multe per chi sfora.
Eppure, l’analisi di T&E dei dati al 2023 sulla riduzione emissioni auto conseguite finora dimostra che alcuni brand sono già in regola mentre agli altri manca davvero poco per rispettare l’obiettivo al 2025. La Renault è ad appena 9gCO2/km dal target, la Mercedes a 18, e anche ad una delle peggiori come VolksWagen mancano solo 22gCO2/km.
“Alcuni in pubblico (come VW) e molti in privato hanno chiesto che gli obiettivi siano allentati o che le multe siano cancellate. Affermano che i consumatori non acquistano veicoli elettrici abbastanza velocemente”, spiega Julia Poliscanova di T&E. “Ancora una volta, questa linea argomentativa è errata”.
Primo motivo: non si possono usare i dati sulla vendita di EV del 2023 e assumere che saranno più o meno gli stessi anche nel 2025, spiega T&E. La penetrazione delle auto elettriche non segue una traiettoria lineare. Lo stesso argomento era stato sollevato dalle case auto nel 2019 – quando stavano per entrare in vigore i nuovi obiettivi di riduzione emissioni auto del 2020/21 – si era rivelato senza fondamento già allora. Se nel 2018 gli EV venduti in UE erano l’1% del totale, nel 2020 sono balzati al 5,4%. Oggi la quota è al 15% ma entro il 2025 dovrebbe salire rapidamente al 20%. Accrescendo la quota di mercato del 31%.
“+31% potrebbe sembrare molto, ma è così che funziona la legge europea sulla CO2 delle auto. Invece del miglioramento annuale, l’obiettivo più elevato entra in vigore ogni cinque anni. Questo – e non il calo dell’entusiasmo dei consumatori – significa anni di vendite di veicoli elettrici più tranquilli mentre le case automobilistiche pianificano come rispettare le nuove regole”, puntualizza Poliscanova.
Inoltre, il segmento degli EV non è l’unico sul quale le case auto possono puntare per abbattere le emissioni medie delle loro flotte. Potrebbero accelerare sui modelli ibridi oppure “ridurre le dimensioni dei modelli più inquinanti”.