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Una ricarica robotica per la mobilità elettrica

ricarica robotica
Le menti dietro il robot di ricarica elettrica mobile autonomo: (da sinistra) Bernhard Walzel (TU Graz), Ehsan Zadmard (ALVERI), Konstantin Mautner-Lassnig (ARTI Robots) e Helmut Brunner (TU Graz). © Frankl – TU Graz

(Rinnovabili.it) – E se invece di cercare una colonnina di ricarica dove fare il pieno alla propria auto elettrica, fosse la colonnina stessa a trovare la tua vettura? Sull’idea di una nuova ricarica robotica, mobile ed automatizzata, sta lavorando l’Università tecnologica di Graz, in Austria. Qui un gruppo di scienziati, assieme alle società ALVERI e ARTI Robots sono impegnati a rendere tale visione realtà e il primo prototipo parla da solo. Il gruppo ha messo a punto un piccolo gioiello di alta tecnologia capace di muoversi autonomamente nello spazio, intercettare il veicolo e “fare il pieno”.

“Il processo di rifornimento di un veicolo non è una grande sfida per l’uomo. Ma per un sistema automatizzato, d’altra parte, è una questione molto complessa, precisa al millimetro”, spiega Bernhard Walzel dell’Institute of Automotive Engineering di Università di tecnologia di Graz (TU Graz). Walzel e il suo collega Helmut Brunner, avevano già fatto parlar di sé nel 2018, con un robot di ricarica stazionario. Oggi i due ingeneri alzano la posta. E con i due partner industriali sono pronti a dimostrare tutta la bontà di un nuova versione mobile. 

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La motivazione alla base del loro impegno è riuscire ad aiutare la mobilità elettrica a guadagnare terreno: “In tutta l’Austria ci sono attualmente circa 8.000 stazioni di ricarica pubbliche disponibili. Ciò rappresenta un vero ostacolo alla diffusione dell’e-mobility. Se devi pensare costantemente a quanto è lontana la prossima stazione di ricarica elettrica […] tendi a guidare senza rilassarti. Dobbiamo recuperare il ritardo infrastrutturale. Un robot di ricarica mobile, ad esempio nei parcheggi multipiano, negli spazi Park & Ride o nelle aree di sosta aziendali più grandi, potrebbe fornire un contributo decisivo”.

 Come funziona la ricarica robotica mobile?

Il sistema possiede due componenti fusi in un’unica unità: una piattaforma mobile per spostarsi nello spazio; e un braccio robotico automatizzato che si aggancia allo sportello e collega la spina all’auto. Ovviamente prima che la ricarica robotica del politecnico di Graz sia pronta per la produzione in serie, devono ancora essere effettuate una serie di ottimizzazioni. Al momento, il robot è ancora collegato a un cavo di alimentazione; l’integrazione di una batteria motrice non ha senso per motivi di peso e costo, ma soprattutto da un punto di vista ecologico. I partner del progetto stanno quindi armeggiando con l’idea di un’alimentazione tramite contatti di terra. Dovrà essere integrato anche un software di controllo dato che, al momento, il programma gira su PC separato.

Autonomer Laderoboter für E-Fahrzeuge

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