di Andrea Barbieri Carones
Renault, Nissan e Mitsubishi triplicheranno i loro investimenti nell’auto elettrica. Investimenti che saranno effettuati congiuntamente allo scopo di trovare nuove tecnologie che saliranno a bordo delle nuove auto del gruppo franco-giapponese.
Lo riporta la Reuters, che ha citato una fonte bene informata a conoscenza dei piani strategici dei costruttori. Sul piatto ci sono assegni a 10 zeri, che puntano a battere la concorrenza di altre case auto, anche loro in fase di forti investimenti nell’auto elettrica. Anche perché si prevede un forte spostamento della domanda verso i veicoli emissioni zero.
In soldoni: i tre costruttori dovrebbero annunciare giovedì un piano per investire oltre 20 miliardi di euro nei prossimi cinque anni nello sviluppo di veicoli elettrici, hanno affermato le fonti. Entro il 2030, l’alleanza dovrebbe presentare più di 30 nuove auto a batteria supportate da cinque piattaforme comuni.
Tutto questo si aggiunge ai 10 miliardi di euro che il gruppo ha già speso per l’elettrificazione e che ha portato i 3 marchi ad avere in listino sempre più auto emissioni zero.
“Il piano Alleanza al 2030 mira a mostrare una cooperazione intensificata tra le case automobilistiche, evidenziando una visione condivisa sull’elettrificazione e sulla mobilità connessa”, ha affermato una fonte anonima e riportata da Reuters.
Le cinque piattaforme comuni dovrebbero coprire il 90% dei veicoli elettrici che le aziende dovrebbero sviluppare e lanciare entro il 2030. Intanto questa alleanza nel mondo automotive ha già sviluppato e in parte implementato quattro piattaforme EV comuni.
Uno è alla base di veicoli elettrici come la Nissan Ariya, presentata come prototipo al Tokyo Motor Show a ottobre 2019, e come la Megan EV di Renault. Un altro supporta auto economiche e senza fronzoli di Nissan e del suo partner di mercato cinese Dongfeng, nonché per il marchio Dacia di Renault. Le altre due sono piattaforme per micro auto, chiamate “kei cars” in Giappone, e per veicoli commerciali leggeri.
Entro la metà del decennio, l’alleanza mira a implementare una quinta piattaforma comune per veicoli elettrici compatti progettata da Renault.