Uswitch.com ha valutato 33 città europee sulla loro preparazione infrastrutturale all'e-mobility. Prima in classifica Reykjavik, seguita da Glasgow e Lisbona.
A Glasgow il 92% delle colonnine pubbliche offre una ricarica gratuita
Quanto sono preparate le città europee alla mobilità elettrica? E quale realtà urbana offre un “servizio” migliore ai possessori di e-car? A queste domande risponde oggi Uswitch, compagnia britannica specializzata nel confronto prezzi, con un nuovo studio. La società ha elaborato un indice di valutazione con cui identificare le migliori città in Europa per i possessori di auto elettrica. Nel dettaglio, la misura valuta una serie di aspetti chiave per l’e-mobility, quali: numero di punti di ricarica gratuiti, i prezzi medi dell’energia, potenza media dei caricatori e distanza da tra le colonnine. E in base a questi assegna un punteggio da uno a 10 all’impegno urbano.
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Gli esperti di Uswitch hanno utilizzato l’indice su 33 celebri città europee tra cui Torino, Roma e Milano, per identificare le realtà meglio attrezzate per ospitare le auto con la spina Il risultato? Con un punteggio di 7,94, Reykjavik è risultata la prima in classifica. La capitale islandese si è meritata il piazzamento grazie ad una distanza media tra le stazioni di ricarica particolarmente bassa (0,55 km) e alla presenza di un 65% di caricatori gratuito. Seguono in classifica Glasgow, dove le colonnine gratuite sono addirittura il 92% del totale, e Lisbona che possiede il prezzo per kWh più basso in Europa (0,17 €/kWh).
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Menzione d’onore per L’Aia che sebbene non rientri nella top ten della mobilità elettrica, vanta una distanza tra le stazioni di ricarica sotto i 500 metri. Anche l’Italia non ce la fa a guadagnarsi un posto nelle prime dieci. In questo caso la più “e-mobility frendly” appare Milano, con un punteggio di 6,36 su 10 e la più breve distanza media tra i punti di ricarica (1,03 km) in Italia. Molto più in basso, invece, il posizionamento di Torino e Roma.