Obiettivo: incentivare la realizzazione di nuove infrastrutture di ricarica veloci per EV
(Rinnovabili.it) – Sono 27 i progetti italiani risultati idonei e ammessi agli incentivi PNNR per la realizzazione di nuove infrastrutture di ricarica urbana. Quasi uno per Regione, per un totale di 4.678 sistemi di e-charger per veicoli elettrici da realizzare. A loro è destinata la nuova guida operativa del GSE, un documento contenente gli adempimenti in carico ai soggetti beneficiari. Alle imprese in graduatoria sono infatti richiesti alcune informazioni essenziali, a cominciare dal piano dettagliato delle installazioni proposte, da inviare al GSE entro il 29 febbraio 2024. Le istruzioni fanno luce anche su l’invio della dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante “l’avvenuto ottenimento del preventivo di connessione e del titolo autorizzativo” per ciascun impianto ammesso ad agevolazione.
Incentivi PNRR alle infrastrutture di ricarica urbana ed extraurbana
La misura in questione è stata prevista dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di sostenere con contributi a fondo perduto la realizzazione di infrastrutture di ricarica veloci e ultra-veloci. Nel dettaglio il PNRR ha stazionato 741.320.000 euro totali da dividere su tre sotto-target: 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada da almeno 175 kW; 13.000 punti di ricarica rapida in centri urbani da almeno 90 kW; 100 stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio.
Nel caso delle infrastrutture di ricarica urbana, il bando 2023 ha già raggiunto un terzo del target a cui erano destinati gli incentivi PNRR. Ed è altamente probabile che gli avvisi pubblici del 2024 e del 2025 completino l’opera.
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La guida operativa del GSE
Con una rapida nota stampa il Gestore ha fatto sapere che “sono online, nella specifica sezione del sito, la guida operativa agli adempimenti in carico ai soggetti beneficiari e il modello del piano dettagliato delle installazioni”. Il file definisce le modalità di trasmissione del piano installazioni. Qualora il documento presenti delle modifiche rispetto al Piano Installazioni comunicato in fase di presentazione dell’istanza, l’invio dovrà essere accompagnato da una serie di allegati riguardanti: gli accordi delle stazioni di rifornimento dei carburanti, quelli dei parcheggi esistenti, la relazione tecnica asseverata e la dichiarazione parcheggi PUMS.
Non solo, tutti i soggetti in graduatoria dovranno trasmettere al Gestore anche una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DSAN). La dichiarazione serve ad attestare, per ciascuna infrastruttura di ricarica urbana ammessa agli incentivi PNRR, il possesso del preventivo di connessione e delle autorizzazioni necessarie. La DSAN – spiega il Gestore – dovrà essere caricata “sul Portale Infrastrutture di Ricarica con le modalità indicate nel Manuale Utente dell’applicativo (paragrafo 2.14)” entro il 31 marzo 2024. Anche in questo caso il documento dovranno superare il vaglio dell’ente.