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PE: stazioni di ricarica elettrica ogni 60km e di H2 ogni 100km

Prima votazione al Parlamento Europeo sulla revisione della direttiva per la realizzazione di infrastrutture per combustibili alternativi. I deputati della Commissione Trasporti alzano leggermente il tiro rispetto la proposta dell'esecutivo UE. Adottata anche la posizione negoziale sulle nuove norme per i combustibili marittimi sostenibili

stazioni di ricarica elettrica
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Infrastrutture combustibili alternativi, cosa chiedono i deputati per le stazioni di ricarica elettrica e di idrogeno?

(Rinnovabili.it) – Implementazione rapida e diffusa delle stazioni di ricarica elettrica sulle principali strade dell’Unione europea. Rifornimenti a prezzi accessibili, compatibili e non discriminatori. Accelerazione sugli obiettivi di fornitura idrogeno all’e-mobility. Questo quanto chiedono i deputati della Commissione Trasporti e Turismo di Strasburgo. Gli europarlamentari hanno votato stamane la propria posizione su due provvedimenti normativi afferenti al pacchetto Fit for 55: la revisione della direttiva per la realizzazione di infrastrutture per combustibili alternativi e le nuove norme per i combustibili marittimi sostenibili (FuelEU Maritime).

Sulle relazioni approvate si confronterà alla fine di ottobre la plenaria, con l’obiettivo di definire i rispettivi mandati negoziali e iniziare le trattative con il Consiglio dell’Unione Europea.

Per un trasporto su strada più pulito

Il passaggio in Commissione Trasporti ha aggiunto piccole ma significative modifiche rispetto alla proposta redatta dall’Esecutivo UE. A cominciare dalla richiesta di aumentare il numero di stazioni di rifornimento di idrogeno lungo le principali strade dell’UE (ogni 100 km rispetto i 150 km della bozza di Bruxelles). E di realizzarle più velocemente (entro il 2028 anziché entro il 2031). Approvati anche nuovi obiettivi per le infrastrutture di ricarica elettrica. Secondo i deputati le auto dovrebbero poter contare su colonnine o stazioni posizionate ogni 60 km lungo le principali strade dell’UE entro il 2026. Per camion e autobus, gli stessi requisiti si applicherebbero entro il 2026, ma solo sulle reti TEN-T centrali. In questo caso il testo adottato propone anche due punti di ricarica in ogni nodo urbano e in ogni parcheggio sicuro entro il 2028. 

I parlamentari hanno convenuto di fissare obiettivi nazionali minimi obbligatori per la realizzazione di infrastrutture per combustibili alternativi e di chiedere ai paesi UE di presentare entro il 2024 un piano che spieghi come raggiungerli. Lato utenti la relazione di emendamento chiede che sia assicurato ai proprietari di veicoli ecologici di poter pagare facilmente il “pieno”, con prezzi visualizzati per kWh o per kg di carburante, abbordabili, comparabili e accessibili a tutte le marche di veicoli. I deputati sostengono anche la creazione di un punto di accesso europeo comune per i dati sui carburanti alternativi a partire dal 2027, per fornire ai consumatori informazioni sulla disponibilità, sui tempi di attesa e sui prezzi nelle diverse stazioni.