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Il Parlamento Europeo chiede una strategia europea per le biciclette 

In una risoluzione parlamentare votata stamane a Strasburgo gli eurodeputati chiedono una nuova attenzione alle due ruote sia a livello produttivo che infrastrutturale e strategico. E che il 2024 sia designato come l'Anno europeo del ciclismo

strategia europea per la biciclette 
Foto di Andrzej Rembowski da Pixabay

I primi passi verso una strategia europea per le biciclette

(Rinnovabili.it) – Le biciclette devono essere riconosciute a pieno titolo come un mezzo di trasporto. E devono per contare su un’apposita strategia europea che miri a raddoppiare il numero di chilometri percorsi in Europa dalle due ruote entro il 2030. Questa una delle richieste messe nero su bianco dagli europarlamentari della commissione Trasporti. Con 38 voti a favore e solo uno contrario i deputati europei hanno votato stamane una risoluzione dedicata allo strumento numero uno della mobilità dolce.

L’atto parte da una serie di considerazioni sull’attualità, dalla produzione bici che oggi conta 1.000 piccole e medie imprese nel Blocco, a tutta una serie di necessità a livello di sicurezza, infrastrutture e occupazione. Secondo i deputati la mancanza di parcheggi custoditi e di piste ciclabili dedicate, ma anche misure insufficienti per prevenire i furti sono alcuni degli ostacoli che impediscono alle biciclette di crescere a livello urbano. Come risollevare la situazione? Fissando nuove priorità a livello comunitario, nazionale e regionale.

Gli eurodeputati chiedono di considerare le due ruote fin dalla pianificazione e potenziamento dell’infrastruttura TEN-T, ad esempio aggiungendo ciclone parallele ai binari ferroviari o alle vie navigabili interne, dove fattibile. E incoraggiano le autorità nazionali e locali ad aumentare in modo significativo gli investimenti nella costruzione di piste ciclabili e a integrare sistemi di bike sharing a prezzi accessibili nei loro piani di mobilità. Considerando le due ruote dolci come una soluzione vitale dell’ultimo miglio nei nodi urbani.

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Più sostegno alle biciclette Made in Europe

La risoluzione sulla strategia europea per le biciclette chiede anche che Esecutivo UE e Paesi membri sostengano la produzione di bici e componenti “Made in Europe”, stimolando in tal modo la competitività dell’industria comunitaria, il reshoring e la sicurezza della catena di approvvigionamento. Per irrobustire il comparto gli Stati potrebbero anche ridurre le aliquote IVA per la fornitura, il noleggio e la riparazione di biciclette ed e-bike. I parlamentari invitano infine a garantire l’accessibilità dell’uso della bici alle persone a mobilità ridotta e ai gruppi vulnerabili. “Il Fondo sociale europeo per il clima e i fondi strutturali e di investimento possono aiutare coloro che sono maggiormente colpiti dalla ‘povertà dei trasporti’ sostenendo l’acquisto di biciclette o l’accesso ai servizi di bike sharing”, si legge nella risoluzione.

“Con il voto odierno in seno alla commissione per i trasporti e il turismo (TRAN), il Parlamento europeo è a un passo dall’adottare la sua primissima posizione sulla bicicletta e dall’affermare finalmente che la bicicletta è una modalità di trasporto che dovrebbe essere messa sullo stesso piano degli altri mezzi”, spiega la relatrice e presidente della TRAN, Karima Delli (Verdi/ALE, FR).

 La bozza dovrà ora essere votata dall’assemblea plenaria del Parlamento.

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