Rinnovabili

Norme Euro 7: pubblicati i nuovi limiti europei per auto, furgoni, tir e bus

Norme Euro 7 auto
via depositphotos.com

Cosa cambia per la normativa europea sulle emissioni inquinati della mobilità?

(Rinnovabili.it) – Pronta la proposta di Regolamento per le nuove norme Euro 7, gli standard emissivi che andranno a sostituire le attuali Euro 6 per auto e furgoni e le Euro VI per camion e autobus. Come promesso, la Commissione europea ha presentato stamane la bozza, un documento di 66 pagine più allegati con cui intende traghettare la mobilità su strada fino al 2035, quando l’e-mobility dovrebbe avere la meglio.

“Con gli standard Euro 7 – ha commentato stamane Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo  – avremo test delle emissioni più precisi che riflettono le condizioni di guida reali, regoleremo gli inquinanti come l’ammoniaca per ridurre lo smog urbano e limiteremo il rilascio di microplastiche dagli pneumatici. E insieme alle future norme sulla CO2 per camion e autobus, forniranno anche il giusto quadro per portare questo tipo di veicoli pesanti verso le emissioni zero”

Le novità delle nuove norme Euro 7

La proposta di regolamento sostituisce, unifica e in parte semplifica la normativa sulle emissioni nocive dei trasporti su strada. Nel dettaglio le norme Euro 7 riuniscono in un unico corpus i limiti emissivi di tutti i veicoli a motore, ossia automobili, furgoni, autobus e autocarri. Il principio chiave su cui la Commissione ha costruito il testo è la neutralità tecnologica. Ciò significa che i limiti di emissione si applicano tali e quali a tutti i veicoli di una stessa categoria, indipendentemente dalla tecnologia  propulsiva (motore a combustione interna convenzionale, ibrido o plug-in) o dal carburante utilizzato (benzina, diesel, metano ecc.).

La prima novità? Il regolamento amplia la gamma di inquinanti da tenere sotto controllo, aggiungendo per i veicoli leggeri l’ammoniaca. E per quelli pesanti la formaldeide e il protossido di azoto.

I limiti alle emissioni nocive di auto e furgoni

Inoltre, il provvedimento regolamenta per la prima volta le particelle ultrafini più piccole (fino a 10 nanometri), quelle rilasciate dai freni e la durata della batteria.  Non solo nuovi contaminanti da controllare ma anche limiti più stringenti da applicare. Un intervento che lascia per ora fuori le auto a benzina, i cui cap emissivi per inquinanti chiave rimangono gli stessi delle norme Euro 6.

leggi anche Ecodesign, la ricetta circolare di Hitachi Rail

Euro 7 auto: tempistiche e costi per i consumatori

Bruxelles decide di agire con cautela anche sulle tempistiche. Secondo la proposta infatti, la data di entrata in vigore del nuovo regolamento è il 1° luglio 2025 per i nuovi veicoli leggeri e il 1° luglio 2027 per quelli pesanti. Con ulteriori eccezioni per i piccoli produttori. Le norme Euro 7 ampliano anche la gamma di condizioni di guida coperte dai test di controllo, e quelli di durata dello standard stesso. Con le nuove regole infatti, i limiti Euro 7 dovranno essere rispettati fino a 200.000 chilometri e 10 anni di utilizzo.

Nel definire le nuove regole, la Commissione ha analizzato a fondo l’impatto dei nuovi standard Euro 7 sull’accessibilità della mobilità, soprattutto alla luce dell’attuale aumento dell’inflazione”, spiega Bruxelles in una stampa. “Gli aumenti dei costi previsti in relazione alla situazione attuale rappresentano solo una piccola parte dei costi totali di acquisto dei veicoli, ovvero tra 90 e 150 euro per auto e furgoni e circa 2700 euro per autocarri e autobus”.

Le critiche al Regolamento Euro 7

Con la pubblicazione della bozza, che ora passerà a Consiglio e Parlamento UE, Transport & Environment (T&E) torna alla carica. L’associazione critica fortemente l’ambizione delle nuove norme. E sottolinea come la stessa Commissione Europea abbia deliberatamente ignorato le indicazioni dei propri esperti nella preparazione del testo. “Questo è il momento Dieselgate della Commissione”, ha dichiarato Anna Krajins di T&EAver ignorato i consigli del proprio gruppo di esperti rappresenta uno scandalo che sarà devastante per la qualità dell’aria in tutta Europa, in particolare nell’Europa orientale e meridionale dove è presente un numero elevato di auto vecchie e di seconda mano. La lobby del settore si è ferocemente opposta all’Euro 7, usando sporchi trucchi per influenzare i decisori. Ora la Commissione ha ceduto alle loro richieste. I profitti delle case automobilistiche hanno la priorità sulla salute di milioni di europei”.

Exit mobile version