Rinnovabili • Multe emissioni auto: Tesla e Polestar salvano l’industria UE? Rinnovabili • Multe emissioni auto: Tesla e Polestar salvano l’industria UE?

Assalto a Tesla e Polestar per schivare le multe sulle emissioni auto

Grazie al meccanismo di "pooling", ogni marchio può acquistare crediti dalle aziende più virtuose. Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru stanno pensando di rivolgersi a Tesla, mentre Mercedes, Volvo e Smart graviterebbero attorno a Polestar

Multe emissioni auto: Tesla e Polestar salvano l’industria UE?
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Le grandi case auto europee guardano a Tesla e Polestar per schivare le multe sulle emissioni auto. Dopo l’offensiva, tra le richieste a Bruxelles di cambiare la normativa sulla transizione del settore e di congelare le sanzioni, l’industria dell’automotive inizia a difendersi. Obiettivo: evitare multe per 15 miliardi di euro, secondo la stima dell’ACEA, l’associazione dei costruttori auto europei.

Lo spettro delle multe per le emissioni auto

Il 2025 sarà un anno cruciale per l’industria automobilistica europea. Nei prossimi mesi verranno al pettine tutti i nodi accumulati negli ultimi anni. Incluso quello sulla legislazione comunitaria che impone limiti più bassi per le emissioni medie della flotta per ciascun costruttore.

Dal 1° gennaio 2025, infatti, il tenore emissivo medio di CO2 deve scendere a 93,6 grammi di CO2 per chilometro, rispetto ai 115 grammi in vigore fino al 2024. La legge prevede una serie di scaglioni decrescenti, che dovrebbero spingere le case auto a incrementare progressivamente la quota di veicoli elettrici o a basse emissioni prodotti e venduti rispetto a quelli ad alimentazione tradizionale (diesel e benzina).

Per chi sgarra, sono previste multe. L’importo? È pari a 95 euro per g/km di emissioni in eccesso per ciascun veicolo di nuova immatricolazione.

Tesla e Polestar per il pooling delle emissioni

Per evitare, o almeno ridurre, il peso delle sanzioni, tutti i grandi costruttori auto stanno correndo ai ripari. Come? Ricorrendo a una possibilità prevista dalla stessa legislazione europea: il cosiddetto “pooling”. In sintesi, si tratta di acquistare crediti di carbonio dalle case auto che hanno medie inferiori ai target UE. In questo modo è possibile abbassare “artificialmente” le proprie medie emissive (fermo restando che il saldo totale, a livello generale, è invariato).

I più ambiti sono quindi i marchi full electric. Due i consorzi in formazione. Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru stanno pensando di rivolgersi a Tesla, mentre Mercedes, Volvo e Smart graviterebbero attorno a Polestar. I consorzi potrebbero allargarsi nelle prossime settimane.

Secondo il responsabile delle operazioni europee di Stellantis, Jean-Philippe Imparato, per rispettare i nuovi limiti UE l’azienda dovrebbe aumentare le vendite di auto elettriche dal 12% attuale al 21%. Le multe per l’ex Fiat ammonterebbero a 300 milioni di euro per ogni punto percentuale mancante.

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