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Mobilità sostenibile: 398 milioni di euro a 38 Comuni con il nuovo Dpcm

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Foto di Mimzy da Pixabay

La mobilità sostenibile italiana premia l’alimentazione elettrica, a metano e a idrogeno

(Rinnovabili.it) – Sbloccate le prime risorse a favore dei trasporti verdi italiani da parte del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile. Lo strumento era stato lanciato ad aprile 2019 con la firma a Palazzo Chigi del Dpcm proposto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli.

Al Piano è stata assegnata una dotazione di 3,7 miliardi di euro totali a copertura di quindici anni, dal 2019 al 2033. L’obiettivo? Finanziare l’adozione, da parte dei comuni, di mezzi di trasporto pubblico locale meno inquinanti – elettrici, a metano o a idrogeno – e più moderni. Una mossa che mira a rilanciare da un lato la filiera industriale di produzione di autobus e mezzi pubblici, dall’altro a promuovere il miglioramento della qualità dell’aria ricorrendo a tecnologie innovative in linea con le disposizioni dell’Unione Europea e con gli accordi internazionali. 

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Le risorse del Piano, per essere erogate, tengono conto di tre graduatorie differenti: una per i Comuni capoluogo di città metropolitane e Comuni capoluogo di provincia ad alto inquinamento da PM10 e biossido di azoto; una per i Comuni e le città metropolitane con più di 100.000 abitanti; una per le Regioni. Il Dpcm era atteso da anni e prevede un piano speciale per il sud a cui dovrebbero essere erogate almeno il 34% delle risorse stanziate. Inoltre stabilisce che le risorse assegnate nel primo triennio possano essere utilizzate per la realizzazione di reti infrastrutturali per l’alimentazione alternativa, così da sostenere la transizione nel settore della mobilità pubblica. 

A quasi un anno dalla firma, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha fatto un passo avanti nell’attuazione del Piano Nazionale Strategico della Mobilità Sostenibile. È stato infatti firmato un altro decreto interministeriale per l’erogazione, nel periodo 2019-2023, di 398 milioni di euro a favore di 38 Comuni che nel 2018-2019 hanno registrato i livelli maggiori di inquinamento da PM10 e biossido di azoto.

È la prima volta che vengono finanziati direttamente i Comuni per l’acquisizione di materiale rotabile a metano, idrogeno e alimentazione elettrica. Il fine, oltre alla riduzione dell’obsolescenza delle vetture pubbliche e al miglioramento della qualità dell’aria, è quello di aiutare le aziende dei TPL locali e di rilanciare la filiera industriale di produzione di mezzi pubblici in un periodo di crisi economica e finanziaria profonda. 

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