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Perché in Italia compriamo pochi EV?

Un sondaggio annuale di Ernst & Young registra un calo della propensione degli italiani a comprare un modello elettrificato (dal 70 al 65%) ma sale l’interesse per le auto elettriche (dal 21 al 22%). Prezzi, autonomia e tempi di ricarica le 3 preoccupazioni maggiori per gli italiani

Mobilità elettrica: perché gli italiani comprano pochi EV?
immagine creata con IA

Più di 6 italiani su 10 vorrebbero comprare un’auto elettrificata nei prossimi 2 anni. Propensione in calo, anche se di poco, rispetto al 2023. Oggi il 65% degli italiani propende per la scelta di un’auto elettrica, ibrida o ibrida plug-in, era il 70% l’anno scorso. Ma resta comunque ben più alta della media europea che si ferma al 57%. È la fotografia che emerge dall’EY Mobility Consumer Index 2024, il sondaggio sulla mobilità elettrica condotto da Ernst & Young con 19mila interviste in 28 paesi in tutto il mondo.

Aumenta la fiducia globale nella mobilità elettrica

L’Italia è in controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri paesi inclusi nel sondaggio di EY. In Europa, il calo nel Belpaese è in linea solo il dato della Spagna, che segna -3% sul 2023 e si attesta al 64%, e con quello della Svezia (-6%, 60%). Un crollo più significativo, a livello globale, si registra solo in Giappone (-13%, 56%).

La fiducia nei confronti di veicoli elettrificati è aumentata “in modo significativo” nella maggior parte dei mercati, sottolinea EY. Ai primi posti in classifica troviamo Australia (+26%), Giappone (+15%) e Olanda (+6%). In termini assoluti, invece, la propensione all’acquisto di BEV, PHEV e ibride vede la Cina al primo posto (78%) seguita da Singapore (74%), Norvegia e Tailandia (73%) e Vietnam (72%).

Pro e contro di un’auto elettrica

Cosa spinge verso una soluzione di mobilità elettrica del tutto o in parte? I principali fattori che favoriscono l’acquisto di un veicolo elettrico, a livello globale, sono:

  • alto prezzo dei carburanti (per il 37% degli intervistati)
  • preoccupazioni per clima e ambiente (34%)
  • costi crescenti imposti ai veicoli endotermici (23%)
  • costo totale di proprietà inferiore (22%)
  • aumento della distanza percorribile con una ricarica (22%).

Passando agli ostacoli alla diffusione degli EV, i principali fattori che frenano l’acquisto di un veicolo elettrico a livello globale sono:

  • mancanza di stazioni di ricarica (27%)
  • preoccupazioni per i costi di sostituzione delle batterie (26%)
  • distanza percorribile con una ricarica troppo breve (25%)
  • costi di riparazione e manutenzione (22%)
  • durata dei tempi di ricarica (18%)

Mobilità all’italiana: più EV, meno ibride e plug-in

Se si osserva più da vicino la propensione all’acquisto di veicoli elettrificati in Italia, si scopre che la flessione non riguarda la mobilità elettrica. Agli italiani l’auto elettrica piace, infatti la fiducia sale di 1 punto percentuale: dal 21% del 2023 al 22% del 2024. Anche se resta poco sotto la media globale, fissa al 24%.

A calare sono invece le altre due tipologie. La propensione per i veicoli plug-in segna una leggera diminuzione dal 22% al 20%, ma rimane comunque superiore alla media globale del 12%. I veicoli ibridi calano nei desideri degli italiani dal 27% al 23% (ma anche qui il dato è sopra la media globale del 21%).

Perché gli italiani comprano poche auto elettriche?

Se il desiderio c’è, cosa frena gli italiani nella scelta di un EV? I numeri di mercato, infatti, sono asfittici. E il recente scossone dato dagli incentivi auto è durato meno di un amen.

Per EY la ragione sta soprattutto nei prezzi troppo alti. “Nonostante l’interesse nell’acquistare veicoli elettrici, gli elevati prezzi, in comparazione a veicoli ad alimentazione endotermica e ibrida, limitano lo sviluppo del mercato delle auto internamente elettriche o BEV di cui la quota di mercato in Italia è stata inferiore del 4% nel 2023”, commenta Giovanni Passalacqua, Partner e Automotive Consulting Leader di EY in Italia.

Poi ci sono altri fattori che solo in parte vengono mitigati dai progressi degli ultimi anni. “L’infrastruttura di ricarica e l’esperienza del cliente rimangono aree critiche su cui è necessario accelerare”, illustra Passalacqua. Il 33% degli intervistati in Italia si lamenta di autonomia ancora troppo limitata, mentre il 30% ritiene che il tempo di ricarica sia troppo lungo. Per Passalacqua quest’ultimo dato dipende dalla “scarsa disponibilità di punti di ricarica fast”.

Per riassumere, in Italia i 3 motivi per il no all’acquisto di un’auto elettrica nel 2024 sono:

  • prezzi troppo alti,
  • autonomia troppo limitata,
  • tempi di ricarica troppo lunghi.
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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.