Il mercato EV globali stenta ancora a occupare tutti i segmenti auto
Tra le prime 10 case automobilistiche globali che vendono più EV, ben 6 sono aziende cinesi. Basta questo dato per intuire quanto stia avanzando rapidamente Pechino nel mercato delle auto elettriche globali. Un panorama che potrebbe sembrare diverso se ci si concentra solo sulla parte alta della classifica, con il testa a testa tra Tesla – unico marchio a vendere esclusivamente EV – e la cinese BYD.
Gli analisti di Bloomberg stimano che il brand cinese abbia ormai superato il rivale fondato da Elon Musk per volumi assoluti nel 2023. Ma questa è solo parte della storia. La panoramica del mercato delle auto elettriche globali pubblicato di recente da ICCT mostra che la penetrazione cinese è più pervasiva e fa leva su ben più di un singolo marchio.
La classifica di ICCT sul mercato auto elettriche globali
Nel rapporto Global Automaker Rating 2023, ICCT tira le somme sui progressi verso la mobilità elettrica dei 21 brand più impegnati nella mobilità a zero emissioni in base ai volumi di vendite dell’anno scorso. Analizzando 10 parametri, tra cui la quota di EV sul totale venduto, quanto l’opzione elettrica sia trasversale ai vari segmenti di mercato, la velocità di ricarica, l’autonomia, i tassi di riciclo e recupero delle batterie.
La classifica finale vede ancora una volta il testa a testa fra Tesla e BYD. “Per mantenere questo vantaggio con la maturazione del mercato dei veicoli elettrici, BYD dovrà abbandonare le vendite di PHEV che sono attualmente al 48%” mentre entrambi i marchi “dovranno espandere la propria copertura di segmenti di mercato”, sottolinea il rapporto.
Delle 3 case auto che hanno registrato più progressi nel corso dell’ultimo anno, 2 sono cinesi: SAIC e Chang’an. L’altra è l’europea Mercedes-Benz. Quest’ultima è “una delle aziende che ha compiuto maggiori passi avanti nella decarbonizzazione della propria catena di fornitura, con un maggiore utilizzo di energie rinnovabili e l’implementazione del riciclaggio e del riutilizzo delle batterie”, nota ICCT.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Chang’an, grazie a “nuovi sforzi per il riciclaggio e il riutilizzo delle batterie” mentre SAIC ha aumentato la propria “quota di vendita equivalente a ZEV (la quota di vendita cumulativa di BEV, FCEV e PHEV scontata in base alla quota della loro guida nel mondo reale che utilizza benzina) di 9 punti percentuali” raggiungendo il 40% e migliorato le prestazioni dei modelli offerti.
I marchi europei, generalmente, restano nelle parti mediane della classifica. Mentre il Giappone si conferma agli ultimi posti nel mercato delle auto elettriche globali, senza particolari segnali positivi.
Se investimenti, miglioramento delle performance e quote maggiori dei compensi dei CEO legati a target sugli EV sono tutti fattori in positivo nell’ultimo anno, il neo più grande resta un’offerta di modelli elettrici che non tocca tutti i segmenti. “Nel complesso, l’offerta totale di modelli ZEV è aumentata tra il 10% e il 42% nei sei mercati esaminati. Ma questa tendenza non è stata uniforme tra le case automobilistiche in termini di varietà di modelli ZEV offerti: sette produttori hanno interrotto la produzione di alcuni modelli ZEV, con il risultato che nel 2023 non ci sarà alcuna opzione ZEV nei segmenti corrispondenti”, sottolinea ICCT.