Una analisi di Fitch Solutions stima che la diffusione dell’idrogeno per autotrazione non si diffonderà prima del 2030. Ma la crescita sarà inarrestabile
Le auto a idrogeno vendute saranno 1,3 mln nel 2030
di Andrea Barbieri Carones
L’idrogeno inteso come combustibile del settore della mobilità avrà “un impatto significativo” nella decarbonizzazione del sistema dei trasporti. Ma solo verso il 2030. A dirlo è Joshua Cobb, analista di Fitch Solutions e specializzato nel settore automotive.
“Negli ultimi 2 anni abbiamo assistito a molti investimenti per testare e sviluppare l’idrogeno in tutto l’ecosistema della mobilità” spiega. “Specialmente quando si tratta di carburanti puliti da impiegare nel settore del trasporto aereo, ferroviario e marittimo. Ossia tre dei più inquinanti componenti dell’industria dei trasporti globali”.
Tuttavia è il settore dei veicoli commerciali e delle auto quello dove l’idrogeno avrà la maggiore probabilità di sfondare su larga scala. Almeno parlando degli anni Venti e secondo la previsione di Fitch Solutions.
Quest’ultima continua ad aspettarsi una forte crescita delle vendite di veicoli a celle a combustibile a idrogeno nel periodo di previsione, ma Cobb sottolinea che le aziende stanno anche e sempre più guardando al gas naturale liquido.
L’obiettivo è lo stesso: “avviare” la decarbonizzazione delle loro operazioni logistiche e delle catene di approvvigionamento.
“Nonostante le sfide dei veicoli alimentati a gas naturale, ci aspettiamo che governi e aziende continuino ad adottare veicoli a emissioni zero man mano che le loro strategie di decarbonizzazione si affinano. E man mano che i requisiti diventano più severi” aggiunge.
Dando un’occhiata ai numeri, Fitch Solutions prevede che le vendite di veicoli a celle di idrogeno crescano in media di circa il 50% all’anno nella prossima decade. Con questo ritmo, le vendite globali di veicoli con questa alimentazione passeranno dalle circa 11.000 unità del 2020 a poco meno di 1,3 milioni entro la fine del 2030.
Idrogeno per auto, la Corea del Sud è in testa. Ma gli Usa pareggeranno i “conti”
Come accade anche per le auto elettriche e per le vetture con altre alimentazioni, sono previste differenze da paese a paese. Ma tali gap potrebbero colmarsi. Se nel 2020 l’Asia aveva una quota di mercato di auto a celle di idrogeno che era dell’83%, a fine decennio scenderà al 36%. Almeno secondo le stime di Joshua Cobb.
Ciò è dovuto al fatto che più paesi adotteranno politiche di supporto dei veicoli a celle di idrogeno. Ma non solo: nel lungo termine, anche molte più aziende inizieranno a orientarsi verso auto con questa che oggi è chiamata “alimentazione alternativa”.
Fitch Solutions suggerisce invece che le vendite di veicoli a idrogeno continueranno a essere limitate dal ritmo lento di sviluppo della rete di rifornimento. Tale rete, stimano gli analisti, inizierà a farsi più capillare tra 7-8 anni, grazie alle politiche che i governi di UE e USA metteranno in campo.
E che dire della domanda di idrogeno per auto? Anche in questo caso Fitch fa una stima partendo dal dato del 2020, quando è stata di 120.000 tonnellate. Ci si aspetta che nel 2030 arrivi a poco meno di 22 milioni di tonnellate.
A questo proposito, Fitch Solutions si aspetta che l’Asia rimanga comunque forte nell’impiego di idrogeno per veicoli, poiché è stata una delle prime ad adottarlo.
La previsione è che tale tecnologia vedrà una diffusione più lenta della domanda di idrogeno in mercati come l’Europa, dove le immatricolazioni dei veicoli a celle a combustibile accelererà solo a partire dal 2030.
Una nota: la Corea del Sud vanta attualmente la più grande flotta di veicoli a celle a combustibile a livello globale. Fitch Solutions si aspetta che il paese mantenga il suo vantaggio fino al 2029 circa, anno in cui le auto a idrogeno circolanti negli USA saranno numericamente maggiori.