I produttori europei finora non avevano l’obbligo di dichiarare le emissioni dei camion indirette
(Rinnovabili.it) – I principali produttori di camion avrebbero sottovalutato le loro emissioni indirette, non segnalando il reale impatto ambientale. Lo afferma un dossier redatto dalla ONG Transport & Environment. Secondo il documento, le emissioni dei camion sarebbero ben più alte di quanto riportato agli investitori. T&E esorta i produttori a passare rapidamente ai modelli a emissioni zero per evitare di danneggiare i portafogli degli investitori.
Le case automobilistiche hanno già iniziato a pubblicare rapporti di sostenibilità, ma finora non c’era l’obbligo legale di rendicontare le emissioni indirette. Sotto questo termine vanno quelle emissioni che si verificano dopo la produzione del mezzo. Un camion medio, secondo T&E, consuma 450 mila litri di carburante nel corso della sua vita. In pratica, il 99,8% delle emissioni di carbonio di un produttore di camion è in questo segmento. Ma finora le stime potrebbero essere state poco aderenti alla realtà.
L’analisi di T&E sostiene quindi che Mercedes-Benz e DAF non riescano a rendicontare interamente le loro emissioni indirette, riportando solo lo 0,1%-0,2% delle loro emissioni complessive. IVECO riporterebbe circa un terzo delle proprie emissioni indirette. Anche Renault e Volvo avrebbero pubblicato delle sottostime. Solo MAN e Scania avrebbero svolto rendicontazioni accurate.
Quello del trasporto su mezzi pesanti è un settore complesso da dercarbonizzare. Solo il 3% delle vendite di veicoli pesanti riguarda camion elettrici, ma l’UE sta spingendo per una transizione verso mezzi a emissioni zero. Secondo l’ONG, “se i produttori di autocarri dell’UE vendessero esclusivamente veicoli a emissioni zero, come fanno già Tesla e BYD, la loro impronta di carbonio potrebbe diminuire del 95%”. Un nuovo regolamento votato all’inizio di aprile impone ai produttori di camion di vendere sempre più veicoli a emissioni zero. L’obiettivo è ridurre le emissioni del 29% entro il 2030.
L’entrata in vigore dell’obbligo di segnalazione delle emissioni indirette potrebbe ora rivelare l’impatto reale dei produttori di camion sull’ambiente, con potenziali conseguenze per il loro status finanziario.