di Andrea Barbieri Carones
(Rinnovabili.it) – Mercedes Benz e Stellantis investono negli Stati Uniti per sviluppare le batterie auto del futuro, basate su una tecnologia che utilizza un materiale elettrolitico solido (e non liquido come avviene ora) e nuovi anodi.
Il primo risultato sarà un aumento della capacità di immagazzinare energia e vantaggio dell’autonomia dei veicoli, fornendo una carica che dura fino al 50% in più rispetto a oggi.
Visti gli ingenti costi per perfezionarle e poi produrle, i 2 colossi del mondo automotive hanno fatto squadra con Factorial Energy, azienda del Massachusetts che in futuro potrebbe aprire le porte del suo capitale ai due costruttori.
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Queste batterie si basano sull’utilizzo di un elettrolita costituito da un materiale solido al posto dell’elettrolita liquido comunemente impiegato. Questo elettrolita è necessario per trasportare gli ioni avanti e indietro tra gli elettrodi durante la carica e la scarica della batteria.
Al lato pratico, gli elettroliti solidi danno una maggior sicurezza della batteria. Senza contare che l’uso di nuovi tipi di anodi, come gli anodi al litio metallico, offre una densità di energia di energia quasi doppia rispetto alle odierne celle agli ioni di litio. Di conseguenza, hanno un aumento dell’autonomia garantendo allo stesso tempo brevi tempi di ricarica.
Quanto messo in campo da Factorial Energy tocca anche il tema dei costi di produzione. Già, perché ogni batteria avrà circa lo stesso costo “chiavi in mano” di una batteria agli ioni di litio. La tecnologia è stata chiamata FEST acronimo che sta per Factorial Electrolyte System Technology.
Sia Mercedes sia Stellantis investiranno diverse decine di milioni di dollari nel progetto della batteria auto del futuro. Batteria che potrebbe equipaggiare le auto elettriche del domani in un arco di tempo compreso tra il 2024 e il 2026. Inizialmente su un numero limitato di vetture.
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Nel frattempo anche Toyota rema in questa direzione, anche se su binari distinti rispetto a Mercedes e Stellantis. L’azienda giapponese utilizzerà queste batterie auto del futuro sui propri veicoli ibridi.
Rimanendo del paese del Sol Levante, anche Nissan ha in serbo qualche novità in tal senso. E lo ha annunciato nella sua strategia al 2030, che vedrà uno stabilimento di Yokohama iniziare il perfezionamento di tali accumulatori.
In Europa, Volkswagen ha siglato una partnership con Quantumscape, azienda con sede nella Silicon Valley che nel giro di qualche anno dovrebbe produrre batterie solide per le numerose auto emissioni zero del gruppo di Wolfsburg.