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La ricarica bidirezionale in Europa abbasserebbe le bollette e i consumi di energia

In UE mancano standard uniformi per la ricarica bidirezionale che sbloccherebbero circuiti economici virtuosi per oltre 100 miliardi

ricarica bidirezionale
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Il rapporto di T&E e Fraunhofer sulla ricarica bidirezionale mostra il potenziale della tecnologia

La diffusione della ricarica bidirezionale permetterebbe di trasformare le batterie dei veicoli elettrici in accumulatori, generando risparmi di oltre 100 miliardi di euro per l’Unione Europea tra il 2030 e il 2040. Lo dichiara un rapporto di Transport & Environment (T&E). Lo studio è stato affidato ai molto quotati istituti Fraunhofer ISI e ISE. Evidenzia come la tecnologia vehicle-to-grid (V2G) permetterebbe ai veicoli elettrici di immagazzinare elettricità nei momenti di surplus e restituirla alla rete quando la domanda cresce. Tuttavia, la mancanza di standard comuni nell’UE ne ostacola la piena adozione.

Riduzione dei costi energetici e integrazione delle rinnovabili

Secondo T&E, grazie alla V2G, i costi annuali del sistema elettrico europeo potrebbero ridursi del 5% entro il 2030 e dell’8% nel 2040. La tecnologia permetterebbe anche un’integrazione più efficiente delle fonti rinnovabili, riducendo fino al 92% la necessità di altri sistemi di accumulo. In Italia, il potenziale di risparmio sui costi energetici potrebbe raggiungere i 3,6 miliardi di euro annuali entro il 2040. Per i conducenti auto elettriche, la ricarica bidirezionale può portare risparmi fino al 52% sulla bolletta elettrica annuale, raggiungendo i 780 euro l’anno, secondo lo studio. Inoltre, contrariamente alle preoccupazioni, il V2G potrebbe prolungare la durata delle batterie fino al 9%.

Le auto elettriche come “quarto fornitore” di elettricità

Il rapporto fornisce un altro dato interessante. Oltre a svolgere la loro funzione di trasporto, i veicoli elettrici potrebbero fornire fino al 9% del fabbisogno energetico dell’UE entro il 2040, diventando il quarto “fornitore” di energia dell’Europa. In Italia, questa percentuale potrebbe arrivare al 18%, supportando la rete elettrica e riducendo la dipendenza da nuove capacità di generazione.

Cosa fare per una ricarica bidirezionale efficiente

L’adozione su larga scala della V2G richiede standard comuni di interoperabilità per i sistemi di ricarica, attualmente inesistenti. Secondo Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, “il V2G può decollare solo con standard UE per la ricarica bidirezionale, una vittoria per consumatori e ambiente”.

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