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La maggior parte delle nuove auto soddisfa già gli standard Euro 7

Secondo Transport & Environment, l’introduzione di nuovi limiti emissivi per i veicoli è “un’occasione persa”. L’UE è andata contro i parere degli stessi esperti a cui si era rivolta e ha ammorbidito troppo lo standard

Standard Euro 7: limiti troppo bassi, non aiuteranno la qualità dell’aria
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I nuovi standard Euro 7 migliorano di poco i vecchi Euro 6d

(Rinnovabili.it) – I nuovi standard Euro 7 sono solo una riedizione dei precedenti, gli Euro 6d, con ben pochi miglioramenti. Troppo pochi per garantire i progressi necessari sul fronte della qualità dell’aria. D’altronde, sono stati costruiti dalla Commissione UE andando il più delle volte contro il parere degli stessi esperti chiamati a dare consigli su come rafforzare i limiti agli inquinanti per i veicoli che circolano in Europa. Lo sostiene l’ong Transport & Environment nel dossier Euro 7. A missed opportunity of a gift to car-makers?

In molti casi l’UE era partita bene, ma poi ha cambiato rotta strada facendo, modificando le bozze del provvedimento sugli standard Euro 7 in senso peggiorativo. Il livello di ambizione iniziale per i parametri per i veicoli era “buono”, nota T&E, e rispecchiava i consigli degli esperti. Prevedeva limiti ai NOx più bassi del 50% per le auto a benzina, del 60% per i diesel, e un limite al particolato abbassato dell’80%.

Poi l’inversione di rotta: l’esecutivo UE cancella tutto e lascia i nuovi limiti al livello di quelli già in vigore oggi per le auto a benzina. “Questo nonostante il basso costo (circa 300 euro per auto) per soddisfare i limiti ambiziosi precedentemente favoriti, con una tecnologia che è già disponibile e che può essere facilmente montata sullo scarico senza modifiche al design del motore”, sottolinea l’ong.

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Altro capitolo: i limiti al particolato che risulta dai freni, introdotti dai nuovi standard Euro 7. Se l’inclusione di questa categoria di inquinanti è positiva, per T&E il limite al 2035 di 7 mg/km è troppo debole e potrebbe essere alzato molto usando tecnologie già disponibili, senza aspettare 13 anni.

Tutto questo si riverbererà in modo negativo sul mercato dell’auto e sulla capacità delle città di rispettare i limiti di inquinamento atmosferico. “L’indebolimento degli standard di inquinamento per le autovetture farà poco per migliorare la qualità dell’aria o per stimolare l’innovazione, dato che la maggior parte delle autovetture vendute oggi soddisfa già questi requisiti limite”, spiega l’ong, mentre “un miglioramento limitato dell’inquinamento su strada renderà più difficile per le città e i centri abitati ridurre l’inquinamento dell’aria ambiente richiesto dalla revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria”.

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