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Iniziano i test su strada della prima Kawasaki Ninja a idrogeno

Dopo la versione ibrida, arriva la Kawasaki Ninja a idrogeno, tra qualche sacrificio estetico e la necessità di guardare al futuro della mobilità

Kawasaki Ninja A Idrogeno
Foto di Kawasaki Group Vision 2030

Durante la conferenza di fine anno, il gruppo ha mostrato le immagini della nuova Kawasaki Ninja a idrogeno

(Rinnovabili.it) – Dopo prototipi e rumors, finalmente sembra la prima Kawasaki Ninja a idrogeno sembra pronta per mordere la strada. Il 2024 non sarà probabilmente l’anno del lancio commerciale, ma sicuramente i test partiranno. Questo è ciò che traspare dalla conferenza di fine anno Group Vision 2030, in cui la casa giapponese ha mostrato come investirà per il futuro della mobilità su due ruote.

La Ninja H2 HySE sarà parte di questa storia, aprendo la strada ad altre moto alimentate ad idrogeno. Alcuni dettagli di questo modello devono ancora essere divulgati, ma intanto, ecco ciò che sappiamo.

La presentazione segna un momento di svolta per l’industria motociclistica. Se moto ibride o elettriche sono già state prodotte, mancava decisamente una sperimentazione sull’idrogeno. Le batterie al litio, infatti, non sono ancora pronte per soddisfare il palato dei bikers, per questo l’idrogeno rappresenta una buona alternativa. A parità di peso, garantisce un’autonomia maggiore. E per chi ama molto i viaggi lunghi con il vento tra i capelli, ma decisamente meno le soste per la ricarica, potrebbe essere una suggestione.

Pro e contro della moto a idrogeno

Il pieno di H2, infatti, si fa molto più in fretta. A condizione di fare pace con lo spazio che occupa un serbatoio per l’idrogeno. E anche nella Kawasaki Ninja HySE è questo il limite estetico più evidente. Le due borse laterali piuttosto ingombranti sono il serbatoio pensato dalla casa giapponese per contenere il gas. 

La moto è una versione modificata della Ninja H2 SX, caratterizzata da un faro a LED a forma di H, che simboleggia l’idrogeno, e un colore blu che la distingue dalla sua tradizionale controparte verde. Monta un motore a idrogeno dotato di compressore e iniezione diretta, uno sviluppo rivoluzionario nell’ingegneria motociclistica. L’iniezione diretta è incorporata nelle camere di combustione, caratteristica nuova per il settore. Il motore è un 1000 a quattro cilindri in linea con sovralimentazione e dovrebbe erogare almeno 200 cavalli se alimentato a benzina.