In Italia la rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici aumenta parallelamente al crescere delle vetture emissioni zero immatricolante. I dato del report Legambiente e Motus-E
di Andrea Barbieri Carones
(Rinnovabili.it) – Come sta andando, in Italia, la crescita delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici? Quali regioni sono più “elettriche” e quali meno? Il report di Legambiente e Motus-E mostra che il paese è cambiato. E non solo per l’emergenza Covid quanto anche per numerosi investimenti che stanno lentamente elettrizzando il paese, dando ai possessori di auto elettrica degli importanti punti dove fare il “pieno” all’auto.
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I dati: rispetto alla prima rilevazione di Motus-E (azienda nata con l’obiettivo di creare una piattaforma comune di dialogo tra tutti gli attori della filiera elettrica) di settembre 2019, si registra una crescita del +118% e una crescita media annua del +53%.
Allora c’erano 10.647 punti in 5.246 infrastrutture. Ora si rilevano invece 11.834 stazioni per un totale di 23.275 colonnine (dato di giugno 2021). Di queste l’80% è collocato su suolo pubblico mentre il restante 20% su suolo privato a uso pubblico. Come supermercati o centri commerciali.
In termini di potenza, il 95% dei punti di ricarica è in corrente alternata (AC), mentre solo il 5% in corrente continua (DC). Inoltre, il 19% dei punti sono a ricarica lenta (con potenza installata pari o inferiore a 7 kW), il 77% a ricarica accelerata o veloce in AC (tra 7,5 kW e 43 kW) e solo un 5% veloce in DC (da 44 kW in su).
Questo significa che poco meno dell’1% sono ad alta potenza o High Power Chargers – HPC con potenze di almeno 100 kW e in grado di ricaricare un’auto (o un bus) in poche decine di minuti.
Le infrastrutture di ricarica? Soprattutto nel nord Italia
Il 57% circa delle infrastrutture di ricarica sono distribuite nel Nord Italia, il 23% circa nel Centro mentre solo il 20% nel Sud e nelle Isole.
È la Lombardia con 4.130 punti è la regione più virtuosa: da sola possiede il 18% di tutte le installazioni presenti nella Penisola. Seguono nell’ordine Piemonte, Lazio ed Emilia-Romagna con il 10% a testa, il Veneto al 9% e la Toscana all’8%. Le sei regioni complessivamente coprono il 65% del totale dei punti in Italia.
Mentre, in termini di crescita relativa, le regioni che hanno incrementato di più i loro punti rispetto a dicembre sono state Trentino-Alto Adige, con un +26% seguita da Friuli-Venezia Giulia +22% e Lazio +19%.
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Parallelamente alle infrastrutture di ricarica, sono aumentate anche le auto elettriche circolanti in Italia: il report indica che se a luglio 2019 erano 23.000 mentre a settembre 2021 oltre 100.000.
Si registra invece una battuta d’arresto dei veicoli di trasporto merci e soprattutto tra gli autobus.
Totale dei punti di ricarica:
Lombardia 4.130
Piemonte 2.386
Lazio 2.376
Emilia Romagna 2.248
Veneto 2.056
Toscana 1.915
Trentino A.A. 979
Puglia 922
Sicilia 902
Sardegna 705
Campania 680
Liguria 679
Marche 601
Umbria 541
Abruzzo 528
Friuli V.G. 509
Calabria 457
Valle d’Aosta 373
Basilicata 172
Molise 116
Totale Italia (giu.’21) 23.275