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Infrastrutture carburanti alternativi, c’è l’accordo europeo

Parlamento e Consiglio europeo hanno trovato un accordo provvisorio sul nuovo regolamento AFIR. Ok a stazioni di ricarica elettrica per auto almeno ogni 60 km, per camion ogni 120 km e di rifornimento idrogeno ogni 200 km

Colonnine di ricarica
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Le novità dell’Alternative Fuel Infrastructure Regulation

(Rinnovabili.it) – Fumata bianca per il nuovo Regolamento europeo sulle Infrastrutture per i Carburanti Alternativi (AFIR – Alternative Fuel Infrastructure Regulation). I deputati dell’Europarlamento hanno trovato un accordo informale con la presidenza svedese del Consiglio, mettendo nero su bianco i nuovi target.

Infrastrutture carburanti alternativi: distanze e prezzi

Il provvedimento, uno degli atti normativi introdotti a luglio 2021 con il pacchetto Fit for 55, mira espandere la rete infrastrutturale per auto e camion “ecologici”, navi ed aerei, definendo un quadro per i piani nazionali. L’intesa, che dovrà essere ora essere approvata formalmente dai co-legislatori, stabilisce per gli Stati membri obiettivi minimi obbligatori per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi. Per la precisione il regolamento chiede che entro il 2026 le stazioni di ricarica elettrica per auto con una potenza di almeno 400 kW siano installate almeno ogni 60 km lungo la rete centrale TEN-T. La potenza dovrà però aumentare a 600 kW entro il 2028. Per camion e autobus l’obbligo cade invece ogni 120 km, ma queste stazioni dovrebbero essere installate su metà delle principali strade comunitarie entro il 2028 e con una potenza da 1.400 kW a 2.800 kW a seconda della strada. Sarà inoltre integrato da due stazioni di ricarica per camion in parcheggi sicuri e protetti a partire dal 2028.

In tutti i casi si applicherebbero alcune esenzioni per la diffusione alle regioni ultraperiferiche, alle isole e alle strade con pochissimo traffico.I legislatori hanno inoltre stabilito che entro il 2031 la rete centrale TEN-T debba avere almeno una stazione di rifornimento idrogeno ogni 200 km.

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Gli utenti di veicoli a carburante alternativo dovranno poter pagare facilmente e comodamente presso i punti di ricarica o di rifornimento (con carte di pagamento, dispositivi contactless o, in alcuni casi, utilizzando un codice QR). Il prezzo del pieno dovrà essere visualizzato per kWh, per minuto/sessione o per kg, essere ragionevole, facilmente e chiaramente confrontabile, trasparente e non discriminatorio, afferma l’accordo. I deputati hanno assicurato che la Commissione istituirà un “database” dell’UE sui dati sui carburanti alternativi entro il 2027 per fornire ai consumatori informazioni sulla disponibilità, i tempi di attesa o il prezzo nelle diverse stazioni.

 “L’ansia da ricarica diventerà un ricordo del passato”, commenta Andrea Boraschi. “I governi saranno obbligati per legge a potenziare le infrastrutture tenendo il passo delle vendite di auto elettriche. I conducenti di questi veicoli, ovunque in Europa, potranno pagare la loro ricarica con un semplice bancomat. Ricaricare un’auto elettrica sarà facile in Italia come in ogni altro stato dell’Unione”.

Le novità per il settore navale

Nel settore del trasporto marittimo, per la prima volta, a partire dal 2030, i porti europei dovranno rendere disponibile l’elettricità a terra per le navi container e passeggeri, contribuendo così a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città portuali. I Paesi dell’UE dovranno inoltre comunicare i loro piani per installare nei loro porti i punti di bunkeraggio ecologici, comprese le infrastrutture di rifornimento di elettricità, idrogeno, metanolo e ammoniaca.