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Industria automobilistica: in Germania, la ripresa sarà “verde”

Secondo VDA, l’industria automobilistica tedesca avrà bisogno di incentivi di Stato, ma ad una condizione: puntare sulle basse emissioni

(Rinnovabili.it) – L’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA) ha fatto da portavoce alle richieste del settore dell’auto che vuole maggiori incentivi per rilanciare la domanda di veicoli a basse emissioni. Sulla scia della pandemia, infatti, le misure di controllo della diffusione del coronavirus hanno fortemente penalizzato le vendite di auto, portando la Volkswagen ad abbandonare i suoi piani aziendali per il 2020 e ad emettere un profit warning (cioè un annuncio agli investitori sugli utili peggiori delle aspettative).

Mentre la Germania si prepara ad allentare le misure di blocco, che consentiranno così la riapertura dei concessionari, la VDA ha affermato che la domanda per l’industria automobilistica deve necessariamente aumentare. “Al momento non c’è ragione per cui essere ottimisti. È probabile che saranno necessarie misure di sostegno economico per rilanciare la domanda complessiva e, in particolare, la domanda di veicoli, ha dichiarato Hildegard Mueller, presidente della VDA.

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Secondo Mueller, però, le modalità e la natura di questi incentivi dipenderanno anche dal modo in cui la Germania sarà in grado di riprendersi dopo il blocco. “Saremo in grado di stimare ciò che è effettivamente necessario solo dopo l’apertura delle concessionarie di automobili, quando vedremo come si comporteranno i clienti.

Le richieste di aiuto avanzate da Mueller seguono quelle del premier bavarese Markus Soeder. La Baviera, infatti, è il principale Land tedesco per produzione di auto, regione in cui hanno sede giganti come BMW e Audi. “Abbiamo bisogno di definire dettagli molto specifici su come possiamo rafforzare l’industria automobilistica. E penso sia necessario sviluppare un modello simile allo schema di rottamazione per dare un forte impulso alla domanda interna”, ha sottolineato Soeder, aggiungendo che sono soprattutto necessarie misure per aumentare la domanda di veicoli a basse emissioni.

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Anche Stephan Weil, premier della Bassa Sassonia, si è fatto sentire. Il Land, infatti, detiene una partecipazione del 20% in Volkswagen. Weil ha dichiarato che il paese ha urgente bisogno di un “sistema di rottamazione ecologica” per aumentare la domanda di auto elettriche e ibride. E Greenpeace, tramite il suo portavoce Tobias Austrup, ha accolto con favore questa posizione: “È positivo che questa volta Weil e Soeder colleghino il salvataggio dell’industria automobilistica al progresso ecologico. Se tutti i contribuenti pagano per una ripresa, allora tutti devono beneficiarne, ad esempio attraverso una migliore qualità dell’aria, meno danni al clima e posti di lavoro sicuri.

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