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Finalmente al via i nuovi incentivi auto 2024

Incentivi auto 2024: in arrivo l’Ecobonus
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Presto attiva la piattaforma per accedere agli incentivi auto 2024

Finalmente al via i nuovi ecobonus per auto, moto e veicoli commerciali. Sarà pubblicato il 25 maggio in Gazzetta Ufficiale il dpcm che rimodula gli incentivi precedenti, dopo l’ok della Corte dei conti e mesi di ritardo che hanno messo in difficoltà il settore. I numeri delle nuove immatricolazioni di auto elettriche in Italia sono crollati di quasi il 20% tra gennaio e aprile rispetto allo stesso periodo del 2023. Cosa prevedono i nuovi incentivi auto 2024?

Nuovi incentivi auto 2024, tutti i dettagli

Quanti fondi prevedono gli incentivi auto 2024?

Il governo mette a disposizione (fino a esaurimento) 950 milioni di euro per incentivare l’acquisto di veicoli e furgoni nuovi, ma anche di moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici. Anche i nuovi incentivi auto 2024, come in passato, continuano a riguardare anche fasce di mezzi più inquinanti, fino a un massimo di 135 gCO2/km, ovvero una buona fetta di auto diesel e benzina.

Il dpcm stanzia 240 milioni – un quarto del totale – per i veicoli nella fascia 0-20 gCO2/km, tipicamente auto elettriche. Alla fascia intermedia tra 21 e 60 gCO2/km – le ibride plug-in sono riservati 140 milioni, circa il 15% dell’ammontare. Mentre la fetta più corposa, 402 milioni, è destinata alla fascia più inquinante (61-135 gCO2/km). Di questi, una quota di 20 milioni è destinata all’acquisto di taxi, con i massimali dei contributi raddoppiati.

Aliquote minori sono riservate invece per auto usate (20 milioni), moto, scooter, tricicli e quadricicli (di cui 32,5 mln per i modelli elettrici e 5 mln per quelli endotermici). E ancora 53 milioni per i veicoli commerciali, 50 milioni per il noleggio a lungo termine, e 10 milioni per incentivare la conversione a Gpl e metano delle auto diesel e benzina.

I criteri dell’Ecobonus 2024

Come di consueto saranno ISEE e l’eventuale rottamazione di un veicolo a determinare l’importo finale degli incentivi auto 2024. Con la fascia di reddito inferiore (sotto i 30mila euro) e rottamazione di un’auto usata, si può beneficiare di un aiuto di 13.500 per l’acquisto di un’auto elettrica. La rottamazione ha un vincolo aggiuntivo: il veicolo deve essere intestato da almeno 12 mesi alla stessa persona a cui sarà intestato il veicolo acquistato con l’Ecobonus, o a un familiare. Infine, gli incentivi sono disponibili per l’acquisto di veicoli al di sotto di una determinata soglia di prezzo che varia per le diverse categorie.

Contributi auto: i massimali del bonus auto 2024

Sul fronte delle auto elettriche (0-20 gCO2/km), gli incentivi auto 2024 valgono per veicoli di prezzo pari o inferiore a 35.000 euro Iva esclusa. L’aiuto di base vale 6.000 euro a cui se ne aggiungono altri 5.000 con rottamazione di un Euro 0-2, o 4.000 euro in caso di Euro 3. In caso di ISEE sotto i 30mila euro scatta la maggiorazione degli incentivi auto 2024 del 25%. Portando così il massimale a 13.500 euro. Sempre per redditi bassi, il dpcm prevede poi la possibilità di rottamare anche Euro 5 a fronte di un aiuto di 8.000 euro per gli EV (e di 5mila per le ibride plug-in).

Per le ibride plug-in (21-60 gCO2/km), la soglia di prezzo del nuovo veicolo è fissata a 45mila euro Iva esclusa e i contributi di base arrivano a 4.000 euro. A cui aggiungere altri 4.000 euro con la rottamazione di un Euro 0-2, 2.000 con rottamazione di un Euro 3, e 1.500 con un Euro 4. Anche in questa fascia vale l’aumento del 25% per i redditi bassi.

Per la fascia di vetture più inquinanti, i massimali degli incentivi auto 2024 si applicano a veicoli con prezzo inferiore a 35mila euro Iva esclusa e arrivano a 3.000 euro con rottamazione di un Euro 0-2.

Il contributo per passare alla modalità bifuel (Gpl o metano) su vetture omologate di classe non inferiore a Euro 4 si può accedere a, rispettivamente, 400 e 800 euro di incentivi in basse al tipo di alimentazione.  

Moto, scooter, tri- e quadricicli elettrici ricevono incentivi del 30% sul prezzo di vendita, fino ad un massimo di 3.000 euro, aumentato al 40% e fino a 4.000 euro con rottamazione di un Euro 0-3.

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