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Incentivi auto 2021, quali benefici per la filiera italiana?

Incentivi auto 2021
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Gli effetti benefici degli incentivi auto 2021

(Rinnovabili.it) – Gli incentivi auto 2021 per l’acquisto di nuovi mezzi a basso impatto ambientale stanno facendo bene alla filiera produttiva italiana. A rivelarlo è Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. All’inizio dell’anno, sono state aggiunte nuove risorse ai contributi già previsti dalla Legge di Bilancio 2019 e dai successivi DL Rilancio 2020 e DL Agosto 2020. Parliamo del fondo da 120 milioni di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2021 per l’acquisto di autovetture e veicoli commerciali leggeri nelle fasce emissive 0-20 g/km e 21-60 g/km di CO2. A questi si aggiungono altri 250 milioni di euro destinati ai nuovi mezzi rientranti nella classe emissiva 61-135 g/km.

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A partire dai dati Invitalia – l’agenzia nazionale che si occupa dell’assegnazione dei sussidi – ANFIA ha voluto fa chiarezza sull’impatto dell’ecobonus mobilità. Nel dettaglio ha passato al setaccio i numeri degli incentivi auto 2021 per individuare gli effetti economici sulla filiera produttiva dell’automotive italiana.  “L’analisi – spiega l’associazione – ha evidenziato gli ottimi risultati ottenuti soprattutto in termini di fatturato generato per produttori di autoveicoli, allestitori e imprese della componentistica del nostro Paese”. Il risultato più alto rimane quello legato all’acquisto di autovetture nella fascia 61-135 g/km di CO2. I 250 milioni di rifinanziamento sono infatti esauriti in appena tre mesi. Il dato positivo? Oltre un quinto delle vetture incentivate e comprate per questa classe emissiva, è stato prodotto negli stabilimenti italiani. 

“Una percentuale importante che rappresenta solo una parte dei benefici industriali ed occupazionali della misura. Infatti, dal momento che la componentistica prodotta in Italia presente sulle auto incentivate anch’esse prodotte nel nostro Paese vale, in media, 5.474 euro a vettura, il fatturato generato grazie agli incentivi supera i 136 milioni di euro”.

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Con l’avvio delle produzioni di auto elettriche pure (BEV) e ibride plug-in (PHEV) in Italia, l’analisi ANFIA ha evidenziato impatti industriali importanti anche per gli incentivi della fascia emissiva 0-60 g/km di CO2. Di tutte le 39.736 nuove vetture incentivate in questa fascia, ben il 23% è stato prodotto nel nostro Paese. In questo caso, il fatturato medio dei Costruttori ammonta a 1,3 miliardi di euro e il gettito IVA complessivo a 290 milioni di euro.

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