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Immatricolazioni auto elettriche: luglio 2023 amaro per gli EV

A luglio le nuove auto elettriche in Italia hanno ceduto posizioni rispetto alle altre tipologie di alimentazione. La quota di mercato, già molto bassa, è in flessione dal 3,87% di giugno all’attuale 3,4%

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I dati Unrae sulle nuove immatricolazioni

(Rinnovabili.it) – Continua a ristagnare il numero di immatricolazioni di auto elettriche in Italia. A luglio sale ancora il dato anno su anno ma peggiora il confronto col mese precedente. Lo confermano i dati diffusi da Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri.

I numeri delle immatricolazioni auto elettriche luglio 2023

Rispetto al luglio del 2022, le vendite di EV segnano +14,5%. Anche il dato del cumulato è positivo: nei primi 7 mesi dell’anno il volume di veicoli full electric venduti è salito del 29,1% sul 2022. Ma i dati segnalano un rallentamento dei modelli elettrici rispetto alle altre tipologie di auto, sia tradizionali che ad alimentazione alternativa. A luglio 2023 la quota di mercato dei nuovi EV è scesa ad un misero 3,4%, in flessione rispetto al 3,87% di giugno. Anche considerando l’intero 2023 il quadro non migliora: le auto elettriche rappresentano appena il 3,8% di tutti i veicoli di nuova immatricolazione in Italia.

Non va meglio per il segmento delle ibride plug-in. Le vendite di PHEV aumentano sì del 4,3% e crescono anche rispetto al cumulato del 5,1% rispetto al 2022. Ma il calo rispetto a giugno si nota anche qui: la quota di mercato scende al 4,4% rispetto al 5,4% di giugno, mentre resta invariata la quota nel cumulato al 4,6% del totale. Mettendo insieme EV e PHEV, la loro fetta di mercato è del 7,9%, cioè la stessa di luglio 2022, mentre il cumulato dei primi 7 mesi dell’anno perde mezzo punto percentuale (da 8,9% nel 2022 a 8,4% quest’anno). Non c’è alcuna vera penetrazione dei modelli elettrici in Italia.

Italia cenerentola d’Europa sugli EV

Con questi numeri, l’Italia si allontana sempre di più dal resto dei maggiori paesi europei, peraltro con un predominio del diesel (quota di mercato al 18% a luglio). Nel resto d’Europa, al contrario, la mobilità elettrica sta avanzando, supportata da un quadro di incentivi evidentemente più efficace, e ha appena superato la fetta di mercato del diesel. In Francia la quota di mercato delle full electric si attesta al 17,5% e il diesel al 9,2%, in Germania siamo rispettivamente al 18,9% e al 16,7%, in Spagna al 5,8% e al 12,8% e nel Regno Unito al 17,9% e al 3,5%.

“In assenza di interventi mirati l’Italia rischi di perdere il contatto con i Paesi Ue con cui dovrebbe ambire a competere, ma anche di non centrare gli obiettivi di crescita delle auto elettriche al 2030 che si è data con l’ultimo aggiornamento del Piano energia-clima (Pniec)”, nota Motus-E, che chiede di rivedere il cap di prezzo per accedere agli incentivi, estendere le agevolazioni in forma piena anche per le flotte aziendali e i noleggi e rivedere la fiscalità con vantaggi specifici per chi sceglie la mobilità elettrica.