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Fondi Ecobonus, il governo: nessuna anomalia, per ora no a risorse aggiuntive

Nuovi incentivi auto elettriche: subito esauriti, ma mancano 40 mln
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I privati hanno richiesto il 71% dei fondi Ecobonus

Il 3 giugno i fondi Ecobonus sono terminati in poche ore, ma non c’è stata nessuna irregolarità. E i dati su chi ha avuto accesso agli incentivi auto elettriche dimostrano che la misura – e le risorse stanziate – ha raggiunto i suoi scopi. Lo ha affermato il sottosegretario del Mimit, Massimo Bitonci, rispondendo a due interrogazioni presentate il 12 giugno in Commissione X alla Camera.

Fondi Ecobonus, nessuna anomalia durante il ‘click day’

Molte associazioni di settore avevano ipotizzato che si fossero verificate delle irregolarità o comunque delle anomalie. I 240 milioni di euro a disposizione per le vetture private sono andati esauriti in 8-9 ore. Da più parti si è ventilata l’idea che il grosso degli incentivi fosse finito a personalità giuridiche – ad esempio, società di leasing – lasciando a mani vuote o quasi i privati. L’apertura anche a questa prima categoria era una delle novità degli incentivi auto di quest’anno.

Dubbi portati alla Camera da Fabrizio Benzoni (Azione-popolari), a cui Bitonci ha risposto portando i dati sulle prenotazioni dei fondi Ecobonus aggiornati al 6 giugno. Delle 25.219 prenotazioni attive, il 61,5% è relativo a persone fisiche e il 38,5% a persone giuridiche. Nel 39% dei casi gli incentivi sono stati chiesti a fronte della rottamazione di un veicolo usato, più della metà delle volte di fascia pari o inferiore a Euro 3, per cui la nuova tornata di incentivi avrebbe avuto “successo” per quanto riguarda la necessità di “sostituzione del parco auto più obsoleto”.

Prenotazioni Fondi Ecobonus: privati e ISEE basso

I privati hanno effettuato richieste che coprono il 71% dei fondi Ecobonus disponibili, numeri che il governo interpreta come conferma del “raggiungimento dell’obiettivo di estendere la platea delle prenotazioni al più ampio numero di utenti possibile”. Quasi 1 prenotazione su 10 (il 9,5%) riguarda persone con ISEE basso, e a queste è andato quasi ¼ delle risorse totali. “Dato che sottolinea come anche l’obiettivo di inclusività dei ceti meno abbienti sia stato raggiunto”, rimarca Bitonci.

Anche l’andamento delle prenotazioni da parte di personalità giuridiche non mostrerebbe alcuna anomalia. In 9 casi su 10 a richiedere l’Ecobonus sono state imprese di autonoleggio. E le loro domande per EV, cioè per la fascia emissiva più bassa (0-20 gCO2/km) sono “in linea con le medie mensili di mercato”.

Il governo non metterà nuove risorse sugli incentivi auto (almeno per ora)

Nonostante l’esaurimento dei fondi a tempo di record, l’esecutivo non ha intenzione di aggiungere nuove risorse per il momento. Bitonci ha parlato di neutralità tecnologica, riferendosi soprattutto all’idrogeno (e citando la gigafactory di elettrolizzatori da 2 GW l’anno in realizzazione a Cernusco sul Naviglio). Anche se tutte le principali analisi sulla transizione del settore dei trasporti mostrano come l’H2 possa svolgere un ruolo davvero di nicchia rispetto all’elettrificazione.

Il sottosegretario ha rivendicato anche la scelta di destinare il 40% degli incentivi alla fascia di vetture più inquinanti, che comprende anche veicoli diesel e benzina oltre a modelli ibridi. “Sebbene non elettrici puri, garantiscono un contributo importante alla riduzione delle emissioni”, ha sottolineato.

Su questo sfondo “il MIMIT monitorerà gli effetti del sistema incentivante così impostato e ne terrà conto per le rimodulazioni successive e per le valutazioni afferenti alla proposta di incremento delle risorse”, ha concluso.

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