L’analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia sui mercati auto nel 2023 punta il dito contro i SUV. Il nuovo record di vendite (il 48% del totale mondiale) corrisponde al 50% dell’aumento di emissioni della generazione elettrica a livello globale. L’industria massimizza i profitti grazie a questo segmento, ma rallenta artificialmente la transizione e aumenta la domanda di elettricità e minerali critici. Dei 500 modelli elettrici disponibili sui mercati globali, il 60% sono SUV
Nel 2023, la flotta globale di SUV ha generato 1 mld t CO2, il 10% in più del 2022
C’è una contraddizione enorme nel processo globale di elettrificazione dei trasporti. Mentre la diffusione di mezzi ad alimentazione elettrica abbatte le emissioni del settore, aumentano le vendite (e la produzione) dei veicoli più pesanti e quindi inquinanti. Un aumento che continua a segnare nuovi record: nel 2023, il 48% delle auto vendute in tutto il mondo erano SUV. Se fosse uno stato, la flotta globale di SUV, oggi, sarebbe il 5° maggior inquinatore mondiale, davanti a Germania e Giappone.
La flotta globale di SUV frena la transizione all’elettrico
Dietro questi dati rilasciati oggi dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ci sono diversi fattori, “dall’attrattiva dei SUV come status symbol e i loro potenziali miglioramenti in termini di comfort, alle strategie di marketing delle principali case automobilistiche”, sottolinea l’agenzia basata a Parigi. Il risultato? Proprio i SUV, da soli, sono responsabili del 20% dell’aumento delle emissioni di CO2 legate al consumo energetico registrato nel 2023.
Una tendenza che sta depotenziando i progressi compiuti grazie all’elettrificazione. Un rapporto di Global Fuel Economy Initiative ha calcolato che la penetrazione capillare dei SUV in tutti i principali mercati auto ha molto rallentato la decarbonizzazione del trasporto privato su gomma. Se le auto vendute fossero rimaste della stessa misura e dello stesso peso, tra il 2010 e il 2022 le emissioni sarebbero calate del 30% in più. L’industria dell’auto ha la sua parte di responsabilità. Per massimizzare i profitti, soprattutto in Europa i brand stanno puntando soprattutto su modelli elettrici di grandi dimensioni, spiegava a inizio anno un rapporto di Transport & Environment. Modelli costano di più e rendono più lenta l’adozione di EV da parte di chi dispone di redditi medio-bassi.
Lusso e comfort valgono 1 miliardo di tonnellate di CO2 l’anno
I dati dell’IEA confermano queste analisi. Nel 2023 i SUV elettrici di nuova immatricolazione sono stati 7,75 milioni, di cui 3,3 mln nelle economie avanzate e 4,45 mln nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo. Mentre i SUV ad alimentazione convenzionale arrivano a 29,43 mln (rispettivamente, 16,03 e 13,4 mln di unità). Dei 500 modelli di EV disponibili sui mercati globali, il 60% sono SUV. Percentuale in forte crescita rispetto agli anni precedenti.
“Nelle economie avanzate, le vendite di SUV hanno raggiunto circa 20 milioni lo scorso anno, superando per la prima volta una quota di mercato del 50%. Questa preferenza per i veicoli più grandi si estende anche alle economie emergenti e in via di sviluppo, dove la quota di SUV sulle vendite totali di automobili rispecchia questa tendenza”, sottolinea l’agenzia. Oggi 1 auto su 4 in circolazione è un SUV e anche se i SUV elettrici sono solo il 5% del parco circolante a livello globale, il segmento rappresenta il 55% delle nuove vendite annuali di EV.
Che siano endotermici o elettrici, i SUV creano problemi per la transizione del settore trasporti. Peso e dimensioni sono i fattori più importanti. I SUV pesano 200-300 kg in più rispetto a un’auto di medie dimensioni e in genere occupano quasi 0,3 m2 di spazio in più. Se endotermici, emettono circa il 20% in più di emissioni di CO2. Se elettrici, aumentano la domanda di elettricità e quella di minerali critici per la produzione di batterie.
L’impatto della flotta globale di SUV è ancora più evidente quando si guardano i dati sull’andamento delle emissioni. Nel 2023, i 360 milioni di SUV circolanti nel mondo hanno generato 1 miliardo di tonnellate di CO2, il 10% in più dell’anno prima. Questo aumento corrisponde al 50% dell’aumento di emissioni della generazione elettrica a livello globale.