(Rinnovabili.it) – Conto alla rovescia per la nuova etichettatura dedicata alla mobilità elettrica europea. Il 20 marzo 2021 entro in vigore su tutto il territorio comunitario l’obbligo di identificatori armonizzati per l’alimentazione dei veicoli elettrici stradali. A ricordarlo sono ANFIA, ANCMA, ANIE ed Elettricità Futura che, in un breve comunicato congiunto, spiegano cosa cambierà per il settore.
La norma di riferimento è la EN 17186:2019 dedicata alla “Identificazione della compatibilità dei veicoli e delle infrastrutture – Espressione grafica per l’informazione agli utenti sull’alimentazione dei veicoli elettrici”. Per ottemperare all’art. 7 della Direttiva DAFI, la Commissione ha incaricato il Comitato Europeo di Normazione (CEN) di sviluppare un apposito standard sull’etichettatura armonizzata dei vari tipi di ricarica elettrica disponibili oggi sul mercato UE.
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Il provvedimento chiede che le etichette siano applicate sui nuovi mezzi con la spina – ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, automobili, veicoli commerciali leggeri e pesanti, autobus – immessi sul mercato o immatricolati a partire dal 20 marzo 2021; condizione che si applica anche alle stazioni di ricarica.
“Sui veicoli le etichette si troveranno in prossimità del connettore fisso del veicolo e sul connettore mobile per la ricarica (anche nel caso di cavi di ricarica removibili), nonché nel manuale d’uso e manutenzione. Sui modelli più recenti, potranno anche trovarsi nel manuale elettronico incluso nel sistema di infotainment del veicolo”, si legge nella nota stampa. “Per quanto riguarda le stazioni di ricarica, le etichette saranno apposte o in corrispondenza della presa di corrente o nel vano dove è riposto il connettore per la ricarica del veicolo. Le etichette saranno presenti, per informazione, anche presso i concessionari dei veicoli”.
La sagoma delle etichette è un esagono regolare e orizzontale per tutti i tipi di ricarica sia in corrente alternata che in corrente continua. L’identificazione del tipo di ricarica avviene tramite una lettera identificativa e uno schema a colori: bianco/argento su sfondo nero e contorno bianco/argento sugli elementi lato veicolo; nero su sfondo bianco/argento e contorno nero sugli elementi lato stazione di ricarica.
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L’etichettatura coinvolge tutti i 27 Stati membri dell’UE, nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norvegia), ma anche in Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia. Anche sui nuovi veicoli prodotti in UE e destinati al mercato britannico continueranno ad essere presenti le etichette, indipendentemente dalle decisioni di questo Paese sull’applicazione delle regole UE dopo la Brexit. ACEA, ACEM, ChargeUp Europe, CharIN e EURELECTRIC, organizzazioni che rappresentano le case produttrici di veicoli europee (autovetture, veicoli commerciali leggeri e pesanti e motocicli), il settore delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e l’industria dell’energia e della mobilità elettrica europea – hanno pubblicato in proposito due opuscoli informativi dettagliati, rispettivamente indirizzati ai consumatori e agli operatori di settore, tradotti in 19 lingue e disponibili al link seguente: www.fuel-identifiers.eu/