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Le due ruote si scoprono elettriche, vendute 40mila e-bike in più

Da Confindustria Ancma arrivano le stime del mercato delle moto sul 2020. Secondo l’associazione che rappresenta l’industria nazionale del settore c’è un “desiderio di nuova mobilità individuale” in parte legato “alle necessità emerse dall’emergenza Covid-19, che hanno esaltato le peculiarità delle due ruote come la fruibilità, il distanziamento, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità, soprattutto in ambito urbano”

due ruote elettriche
Foto di Ivan Ilijas da Pixabay

di Tommaso Tetro

(rinnovabili.it) – Il 2020 è stata una ‘scossa’ per il mercato delle moto elettriche. Nonostante l’emergenza sanitaria e la crisi economica, l’anno si è infatti chiuso con un incremento positivo per le due ruote. Ottimo risultato per le e-bike che – in base alle ultime stime – potrebbero volare oltre un più 20% rispetto al 2019; mentre le moto superano complessivamente, per la prima volta in Italia, i 10mila veicoli immatricolati, facendo segnare un più 84,5% nelle vendite. Ad annunciarlo Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori) che rappresenta dal 1914 l’industria nazionale delle due ruote e la sua filiera.

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La crescita più significativa in termini percentuali del 2020 è quella del mercato degli scooter con un più 268,8% (6.088 unità immatricolate), seguono le moto con più 125,7%, e i ciclomotori che con 4.378 pezzi chiudono l’anno a più 8,3%. 

Positivi anche i numeri dei quadricicli che, con 710 veicoli immatricolati, raggiungono un più 10,5% sul 2019. Per quanto riguarda invece l’andamento delle biciclette a pedalata assistita, dai primi dati elaborati da Ancma, il desiderio elettrico di sport e mobilità dolce degli italiani si dimostra sempre più forte ed equivale a oltre 40mila unità in più vendute rispetto l’anno scorso.

Secondo il responsabile del gruppo veicoli elettrici dell’Associazione, Gary Fabris, c’è un “desiderio di nuova mobilità individuale” in parte legato “alle necessità emerse dall’emergenza Covid-19, che hanno esaltato le peculiarità delle due ruote come la fruibilità, il distanziamento, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità, soprattutto in ambito urbano. La crescita del mercato dà una propulsione anche un’industria italiana del settore chiamata oggi ad affrontare importanti sfide, che riguardano appunto la sostenibilità e la conversione tecnologica richiesta dalle istituzioni europee e nazionali. Il consolidamento di una filiera d’eccellenza made in Italy nell’elettrico rappresenta non solo un elemento facilitatore di questo processo, ma può offrire opportunità occupazionali concrete e molto rilevanti, anche in relazione allo sviluppo interessante che l’elettrico sta avendo nei mercati esteri”.

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Uno sviluppo che – viene osservato – “dopo le misure governative per il sostegno all’acquisto di moto e bici elettriche e la spinta impressa delle flotte e della mobilità condivisa, potrà avere un ulteriore impulso grazie al rinnovo dell’ecobonus per moto, scooter, ciclomotori, tricicli e quadricicli a trazione elettrica, che prevede uno stanziamento di 150 milioni di euro fino al 2026”.

“Un segno positivo – conclude il presidente di Ancma, Paolo Magriche porta a chiudere il mercato 2020 in controtendenza rispetto ad altri settori e alle previsioni poco incoraggianti fatte durante la prima ondata di contagi da coronavirus. Sebbene permangano molte incognite sul 2021, in un anno molto difficile come quello appena trascorso, il mercato delle due ruote ha subito meno di altri le conseguenze della pandemia, che è stata in parte causa dell’interesse che gli italiani hanno riservato alle due ruote. Una tendenza positiva che abbiamo riscontrato in modo universale, sia quindi per quanto riguarda i segmenti più strettamente legati alla mobilità individuale urbana, come ciclomotori e scooter, che quelli tradizionalmente riconducibili alla passione e agli spostamenti di più ampio raggio come le moto”.