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DL Infrastrutture, cosa cambia per la mobilità elettrica

Dl infrastrutture
Foto di Susan Sewert da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Fumata bianca per il DL infrastrutture, il nuovo provvedimento di semplificazioni per gli investimenti infrastrutturali. Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il testo che riporta diverse novità anche nell’ambito della mobilità elettrica e sostenibile, completando il lavoro completa il lavoro già avviato con il D.L. 121/2021. Nel dettaglio il nuovo DL Infrastrutture introduce una qualificazione giuridica alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici in considerazione della tipologia di strada su cui si trovano. In particolare, le colonnine collocate nelle aree di servizio vengono ricomprese nelle ‘pertinenze di servizio’.

Il provvedimento inserisce finalmente anche biciclette e monopattini elettrici nella classificazione dei veicoli e concede il permesso ai titolari di patenti B di guidare un veicolo ad alimentazione alternativa fino a 4,25 tonnellate (anziché fino a 3,5 tonnellate). “La differenza di massa deve essere riconducibile esclusivamente al peso delle batterie e non può determinare un aumento della capacità di carico”, spiega il Ministero delle infrastrutture in una nota stampa.

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Altra novità: il Dl infrastrutture equipara ai ciclomotori le biciclette a pedalata assistita che vengono manomesse, con il conseguente assoggettamento agli obblighi previsti per questi ultimi (targa, assicurazione, patentino). Sono previste sanzioni specifiche per chi manomette le biciclette a pedalata assistita e le utilizza. Infine per favorire la mobilità delle persone con disabilità, il decreto stabilisce che le macchine elettriche a loro uso possono circolare nelle piste ciclabili, oltre che nelle aree pedonali.

“Questo secondo decreto-legge in meno di un anno dedicato alle infrastrutture e alla mobilità sostenibili – spiega il Ministro Enrico Giovanninirappresenta un deciso contributo per migliorare i servizi pubblici idrici, di mobilità e amministrativi forniti ai cittadini e alle imprese, aumentare la sicurezza dei trasporti (stradali, aerei, ecc.), accelerare gli iter amministrativi e autorizzativi per rendere gli investimenti più rapidi ed efficaci”.

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