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Dialogo strategico tra Ue ed industria dell’auto: s’inizia il 30 gennaio

Fonte Commissione Ue

Commissione europea ed industria dell’auto si parleranno. Ufficialmente, nella cornice Ue. Lo aveva annunciato al Parlamento europeo, ed ora ha fissato una data, la Presidente Ursula von der Leyen, che il prossimo 30 gennaio incontrerà i rappresentanti dellindustria automobilistica, parti sociali e stakeholder con cui avviare un dialogo strategico per il bene comune dell’automotive, settore vitale dell’economia del vecchio continente. La nota sul sito della Commissione “sottolinea l’impegno nel salvaguardare il futuro di un settore vitale per la prosperità europea, promuovendo al contempo i suoi obiettivi climatici e gli obiettivi sociali più ampi“. All’interno della Commissione, il Commissario Tzitzikostas è stato incaricato di elaborare un piano d’azione per il settore, con l’auspicio che potrà trarre vantaggio dalle discussioni.

Cosa prevede il dialogo strategico?

Sarà presieduto dalla Presidente von der Leyen e consisterà in riunioni regolari con “produttori, fornitori, partner sociali, Commissari e altre parti interessate, anche della società civile. Gruppi di lavoro tematici presenteranno poi proposte dettagliate” si legge nella nota; i punti chiave della discussione includeranno innovazione, transizione pulita e decarbonizzazione, competitività e resilienza, relazioni commerciali e parità di condizioni internazionali.

D’altronde l’industria automobilistica, pilastro dell’economia europea, impiega oltre 13 milioni di persone e contribuisce per circa il 7% al PIL dell’UE, motivo per cui cercare una soluzione condivisa è un dovere delle istituzioni europee, per garantire la futura competitività del settore.

Tutti i temi in agenda

La prima riunione del Dialogo strategico allineerà e strutturerà i temi principali su cui è necessaria un’azione urgente per identificare potenziali soluzioni. I temi e gli argomenti potrebbero includere:

Italia soddisfatta dell’annuncio

Soddisfazione da parte del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a proposito del dialogo strategico. Per Salvini è una decisione che accoglie gli auspici dell’Italia per difendere, con buonsenso, famiglie e imprese contro “gli eco-estremisti”.

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