Nell’”Hackaton CO₂Industry” Renault ha messo a confronto alcuni progetti per la decarbonizzazione del settore automotive. Sotto la lente, i sistemi per rendere ecosostenibili gli impianti di produzione, dove comunque la casa francese è già avanti
di Andrea Barbieri Carones
(Rinnovabili.it) – La decarbonizzazione del settore automotive fa tappa a Parigi con Renault e con “Hackaton CO₂Industry”. Vale a dire un concorso tra giovani candidati provenienti da vari settori che hanno proposto soluzioni hi tech per il taglio delle emissioni nocive dei siti industriali.
Ed è proprio l’hi tech il percorso seguito dal gruppo francese che ha come obiettivo la modernizzazione del suo sistema produttivo, che porti anche all’annullamento delle emissioni di CO₂.
I candidati dell’“Hackathon CO₂Industry” rappresentavano più di una trentina di aziende e start-up,in genere, attive nei comparti energia, digitale, istruzione ed industria. Ma anche studenti.
Riuniti in 13 project team, i partecipanti hanno avuto tre giorni per sviluppare soluzioni concrete su cinque tematiche ben definite:
- Ridurre il consumo energetico degli impianti industriali.
- Migliorare le prestazioni termiche degli edifici.
- Aumentare la produzione di calore a basso tenore di carbonio.
- Accelerare la trasformazione digitale per incrementare l’efficienza energetica.
- Immaginare nuovi modelli industriali più sostenibili.
Ogni progetto doveva basarsi sulla tecnologia del cloud fornita da Google Cloud, partner dell’evento e del Gruppo Renault per la sua trasformazione industriale. Questa partnership tecnologica si incentra su numerosi progetti, tra cui lo sviluppo di un agente basato sull’intelligenza artificiale che permette di ridurre il consumo energetico dei data centre per integrarlo nei reparti di verniciatura.
L’obiettivo è di arrivare a soluzioni che portino alla decarbonizzazione del settore automotive attraverso soluzioni di intelligenza artificiale. Queste, infatti, possono contribuire a ridurre fino al 20% il consumo energetico negli stabilimenti.
Decarbonizzazione automotive, i premi assegnati durante l’Hackaton
1° premio: Team n. 3 – Progetto “Kairos”. Sviluppo di una piattaforma digitale per ottimizzare i cicli di avvio e i periodi di arresto-macchina dei tunnel di cottura per le operazioni di verniciatura. Questa soluzione permetterebbe un risparmio di elettricità stimato a 230.000 euro all’anno per lo stabilimento di Douai. Il progetto potrà essere esteso ad altri impianti.
- 2° premio: Team n. 11 – Progetto “CO₂ Advisor”. Creazione di uno strumento di misurazione in tempo reale delle emissioni di CO2 derivate dalle attività di produzione. L’applicazione permetterebbe agli operatori di avere visibilità sui consumi dei vari reparti.
- 3° premio ex equo:
Team n. 4 – Progetto “Adjust’Air”: elaborazione di una soluzione tecnica per ottimizzare i sistemi di ventilazione e filtraggio dell’aria nei siti di produzione. Questo strumento permetterebbe di dividere per tre il consumo energetico dedicato all’estrazione dell’aria.
Team n. 6 – Progetto “Sieren”: Realizzazione di una dashboard per la modellizzazione e il monitoraggio dei consumi elettrici degli stabilimenti, con integrazione di parametri meteorologici e dati relativi ai consumi energetici nella programmazione degli stabilimenti.
Con questo hackathon realizzato in stabilimento, il Gruppo Renault dimostra che è possibile una nuova forma di collaborazione tra i protagonisti dell’industria, le start-up e gli studenti.
Obiettivo Renault: azzeramento delle emissioni degli stabilimenti
Il Gruppo Renault ha presentato, quest’anno, la sua nuova strategia ambientale con una roadmap ambiziosa: raggiungere la neutralità carbonicadei suoi stabilimenti in Europa e dimezzare le emissioni di CO₂dei suoi impianti nel mondo entro il 2030.
Nel percorso di decarbonizzazione del settore automotive, da oltre un decennio e progressivamente nel mondo, alcuni stabilimenti del costruttore francese hanno già fatto grandi passi avanti.
Lo stabilimento di Tangeri in Marocco funge da modello, visto che è già decarbonizzato al 100%, grazie alla strategia “zero emissioni di CO₂” e “zero scarico di liquidi industriali” realizzata dal 2010. Bastano due cifre per dimostrare il suo successo: oltre il 90% del fabbisogno energetico è coperto da energie rinnovabili e si evitano 100.000 tonnellate di emissioni di CO₂ all’anno.
Nel 2021, è stata siglata una partnership strategica con Iberdrola per lanciare progetti che consentano di ridurre le emissioni di CO₂ e i consumi energetici del Gruppo Renault in Spagna e in Portogallo.
In Spagna più precisamente, lo scorso novembre ha aperto i battenti anche la Refactory di Siviglia, proprio come la Refactory di Flins, per sviluppare attività di economia circolare nel Paese.
I tre stabilimenti francesi del centro ElectriCity, composto da Douai, Maubeuge e Ruitz, nonché dallo stabilimento di Cléon, diventeranno dal 2025 siti completamente carbon neutral.
Infine, la Refactory di Flins, in Francia, ha appena festeggiato il suo primo anniversario ed inaugurato “Factory VO” per le attività di ricondizionamento dei veicoli usati. L’obiettivo è prolungare la durata di vita dei veicoli affinché possano percorrere più di un milione di chilometri!