E’ possibile salvare l’ambiente senza scarificare il giro d’affari del trasporto merci su strada
(Rinnovabili.it) – Decarbonizzare il trasporto merci su strada passando a camion a emissioni zero. A chiederlo all’Europa non sono questa volta i solo gruppi ambientalisti, ma anche giganti del calibro di Ikea, Deutsche Post Dhl Group, Anheuser-Busch InBev, Unilever, Nestlé e Michelin. In totale sono 18 le imprese e le organizzazioni che, riunitesi sotto la European Clean Trucking Alliance (Ecta), chiedono all’Unione Europea di adottare ulteriori e più incisive politiche per un trasporto merci su strada sostenibile. Per l’Alleanza, a via da seguire è quella della neutralità climatica, percorribile anche e soprattutto attraverso l’introduzione di nuovi mezzi ecologici.
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Il trasporto su gomma è un settore destinato a crescere da qui ai prossimi 30 anni. Attualmente sono circa 6,6 milioni i camion che quotidianamente si spostano lungo le strade dell’UE, cioè il 2% dei veicoli circolanti, ma responsabili del 22% del totale delle emissioni di CO2 attribuibili alla mobilità stradale. Ed entro il 2050, i numeri sono destinati a raddoppiare. Il giro economico è immenso (il fatturato annuo combinato si aggira intorno ai 325 miliardi di euro) ed irrinunciabile. La soluzione, secondo l’Ecta, è una soltanto: “salvaguardare l’occupazione e supportare soluzioni sostenibili a lungo termine per decarbonizzare il settore del trasporto merci su strada”.
Sulla carta, l’idea è preziosa, ma attuarla nel concreto non è cosa da poco: “c’è molto lavoro da fare per superare le restrizioni tecniche – ha sottolineato Adam Jarubas dal Parlamento – siamo riusciti a spingere per un trasporto di autobus urbano pulito, che è un primo passo importante. Ciò è stato possibile su percorsi di veicoli brevi e prevedibili, il che non è il caso del trasporto su strada pesante a lungo raggio. Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo bisogno di una forte collaborazione di tutti gli attori: imprese, industria manifatturiera e organismi di regolamentazione“.
Nel 2019 l’UE ha fissato per la prima volta obiettivi per la riduzione delle emissioni dei nuovi camion per il 2025 e il 2030. Un primo passo, mosso in ritardo, e certo non sufficiente alla transizione verso una trasporto su strada sostenibile. “Per rendere l’Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 dobbiamo sostenere le imprese che assumono impegni concreti per implementare soluzioni ecologiche per decarbonizzare il settore del trasporto merci su strada e accelerare la transizione verso la mobilità a emissioni zero in Europa“, ha risposto Pascal Canfin, presidente della comitato per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo.
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