Rinnovabili • Colonnine di ricarica: distanze minime in UE dal 2025

Colonnine di ricarica, ok finale al regolamento UE su distanze minime

L’Italia è interessata da 4 dei 9 corridoi UE prioritari su cui scatta l’obbligo di stazioni di ricarica rapida da almeno 150 kW ogni 60 km. Distanze minime fissate anche per la ricarica per il trasporto pesante e per il rifornimento di idrogeno. Novità per porti e aeroporti

Colonnine di ricarica: distanze minime in UE dal 2025
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Il provvedimento sulle colonnine di ricarica fa parte del pacchetto Fit for 55

(Rinnovabili.it) – Dal 2025, su tutti i principali corridoi europei per la mobilità stradale dovranno essere installate colonnine di ricarica rapida di almeno 150 kW per auto e furgoni a distanza di non più di 60 km l’una dall’altra. È la conseguenza principale dell’ok definitivo al nuovo regolamento UE sulle infrastrutture dei combustibili alternativi, che entrerà formalmente in vigore a settembre.

I target sulle colonnine di ricarica dovrebbero accelerare la diffusione della mobilità elettrica sia tra i privati sia nelle aziende e nelle imprese dei trasporti. Finora i singoli quadri nazionali avevano differenze anche molto marcate e spesso l’installazione di punti di ricarica era affidata all’iniziativa di imprese private. Senza una pianificazione, però, che desse un respiro nazionale e internazionale alla mobilità elettrica, e con il rischio di aumentare ancora di più divari e disuguaglianze esistenti sui territori.

Dove saranno installate le colonnine di ricarica in Italia?

L’obbligo di installare colonnine di ricarica veloce ogni 60 km dal 2025 riguarderà le principali arterie stradali europee, la cosiddetta rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). L’Italia è attraversata da 4 dei 9 corridoi principali (rete “core”) individuati dall’UE:

  • il Corridoio Mediterraneo attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna;
  • il Corridoio Reno Alpi passa per i valichi di Domodossola e Chiasso e giunge al porto di Genova;
  • il Corridoio Baltico Adriatico collega l’Austria e la Slovenia ai porti del Nord Adriatico di Trieste, Venezia e Ravenna, passando per Udine, Padova e Bologna;
  • il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo parte dal valico del Brennero e collega Trento, Verona, Bologna, Firenze, Livorno e Roma con i principali centri urbani del sud come Napoli, Bari, Catanzaro, Messina e Palermo.

Le altre novità del regolamento

Le disposizioni UE, che fanno parte del pacchetto legislativo Fit for 55, agevoleranno anche la mobilità elettrica nel trasporto pesante. Sempre a partire dal 2025, infatti, stazioni di ricarica per i veicoli pesanti con una potenza minima di 350 kW dovranno essere installate sempre ogni 60 km lungo la rete “core” TEN-T e ogni 100 km sulla rete globale TEN-T, arrivando a coprire l’intera rete entro il 2030.

Ci sono poi novità per l’idrogeno e per altri snodi infrastrutturali dei trasporti. Stazioni di rifornimento per l’H2 sia per auto che per tir dovranno essere installate dal 2030 in ogni nodo urbano e ogni 200 km lungo la rete “core” TEN-T. I porti, sempre a partire dal 2030, dovranno fornire elettricità da terra per navi passeggeri di grandi dimensioni e navi container. Mentre gli aeroporti dovranno fare lo stesso per tutti gli aeromobili dal 2025.