Rinnovabili • Colonnine auto elettriche: in Italia, raddoppiate in 2 anni

Colonnine auto elettriche: installazioni ok, ma il 18% non è collegato

Allarme di Motus-E: bisogna accelerare l’iter autorizzativo e coinvolgere di più gli attori della filiera. Il ritmo delle installazioni è spedito, nonostante una flessione negli ultimi 3 mesi. Ma 18 colonnine su 100 non sono collegate e attivate

Colonnine auto elettriche: in Italia, raddoppiate in 2 anni
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Il target PNRR richiede 41mila colonnine auto elettriche operative entro fine 2025

L’Italia continua a correre veloce sul fronte dell’installazione di punti di ricarica per EV. Confermandosi ai primissimi posti in Europa per densità di colonnine auto elettriche per numero di abitanti. Ma inciampa ancora sui passaggi successivi, collegamento e attivazione. Senza i quali, diventano a rischio gli obiettivi del Pnrr.

Colonnine auto elettriche, -20% nell’ultimo trimestre

I dati aggiornati al 30 giugno continuano a essere confortanti. Anche se si registra una flessione negli ultimi mesi. L’ultimo trimestre si è chiuso con 2.828 colonnine in più, mentre tra gennaio e marzo erano stati 3.486. Un calo che sfiora il 20%. Allargando lo sguardo, però, il ritmo appare sempre sostenuto. In termini assoluti, i punti di ricarica per EV in Italia sono arrivati a quota 56.992, in aumento di 11.782 unità nell’ultimo anno. Rispetto a due anni fa, quando erano poco più di 30mila, le colonnine per auto elettriche sono praticamente raddoppiate.

Infrastruttura di ricarica in autostrada, quadruplicata in 2 anni

Buona anche la progressione delle colonnine in autostrada. Il 41% delle aree di servizio autostradali è già dotato di infrastrutture per la ricarica. Al 30 giugno i punti erano 963, di cui l’85% è di tipo veloce in corrente continua e il 62% supera i 150 kW di potenza. In 2 anni sono cresciuti di oltre 4 volte.

Il nodo collegamenti

I dati rilasciati da Motus-E disegnano un quadro molto positivo per lo sviluppo delle colonnine auto elettriche a livello nazionale. Ma l’associazione sottolinea la necessità di correre, con la stessa velocità, anche sul fronte delle procedure autorizzative e del coinvolgimento di tutti gli attori interessati. Perché ad oggi il 17,9% dei punti installati è in attesa di collegamento e attivazione. Mentre gli obiettivi del Pnrr prevedono, entro fine 2025, non solo di installare ma anche di collegare e attivare 41mila punti di ricarica.

“Siamo di fronte a una sfida entusiasmante ma estremamente complessa, che richiederà il massimo coordinamento tra tutti i player pubblici e privati protagonisti di questa grande operazione strategica”, sottolinea il presidente di Motus-E Fabio Pressi, “dobbiamo realizzare in tempi strettissimi un’infrastruttura senza precedenti, che può fare dell’Italia un punto di riferimento a livello europeo. Gli operatori della ricarica sono pronti e determinati a fare la propria parte, nella convinzione che l’ottimo lavoro svolto per creare la Piattaforma Unica Nazionale (PUN) possa dare vita in prospettiva anche a un efficace strumento per la pianificazione della rete, come avviene in altri Paesi Ue”.

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane.