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Arriva CHAdeMO 3.0, per una ricarica veicoli elettrici ad oltre 500 kW

CHAdeMO 3.0
Credit: CHAdeMO

CHAdeMO 3.0 è frutto del progetto nell’ambito cino-giapponese ChaoJi

(Rinnovabili.it) – Pochi giorni fa, l’associazione CHAdeMO ha presentato ufficialmente il nuovo protocollo di ricarica ad altissima potenza per i veicoli elettrici. Parliamo dell’atteso CHAdeMO 3.0, che consentirà la ricarica del mezzo con una potenza superiore a 500kW (corrente massima 600A). In altre parole sarà possibile fare un “pieno di energia” ad una batteria da 80 kWh in appena 10 mininuti, garantendo circa 400 chilometri di autonomia.

Ma potenza e velocità non solo le uniche caratteristiche distintive di CHAdeMO 3.0.

Lo standard di ricarica rapida CHAdeMO è nato nel 2010 in Giappone grazie alla collaborazione delle 5 principali casa automobilistiche del Paese. Ma la sua ambizione è sempre stata mondiale. Al punto che nel 2018 si registrava un numero di punti di ricarica CHAdeMO in Europa superiore a quello giapponese, per una rete globale fatta di ben 25.300 colonnine.

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Inizialmente il sistema erogava fino a 62,5 kW (500V-125 A corrente continua). Nel 2018 è stato rilasciato il protocollo CHAdeMO 2.0, che ha fatto fare un salto di qualità alla ricarica rapida, erogando 400 kW (1000 V – 400 A). Quest’ultima versione, invece, consente la ricarica in CC con una potenza superiore a 500kW (corrente massima 600A), garantendo al contempo che il connettore sia leggero e compatto. Il merito è della tecnologia di raffreddamento a liquido e dello spostamento del meccanismo di blocco dal connettore al lato del veicolo. 

L’ultimo salto in avanti non arriva però da solo. La versione 3.0 è infatti, armonizzata con lo standard cinese GB / T nell’ambito del progetto ChaoJi. Non solo. È assicurata la compatibilità con le versioni precedenti degli standard di ricarica rapida CC (CHAdeMO e eventualmente CCS); in altre parole, i caricabatterie di oggi potranno alimentare sia i veicoli elettrici attuali sia quelli futuri tramite un adattatore.

Iniziato come progetto bilaterale, ChaoJi è diventato velocemente un forum di collaborazione internazionale, mobilitando esperienza e know how di realtà provenienti da Europa, Asia, Nord America e Oceania. “L’India dovrebbe unirsi presto alla squadra e anche i governi e le imprese della Corea del Sud e dei paesi del sud-est asiatico hanno espresso i loro forti interessi”, si legge sul sito dell’associazione.

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