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Stellantis, il nuovo Ceo sta arrivando?

ceo Stellantis
Fonte Stellantis

I soldi per aiutare la filiera italiana dell’automotive ci sono. Ma non sono pubblici, piuttosto provengono dalle casse della stessa Stellantis. E’ Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy, a metterlo in evidenza durante il question time al Senato, che puntualizza sull’accordo raggiunto a fine dicembre tra Governo, azienda e sindacati, per scongiurare licenziamenti diretti o indiretti nelle PMI collegate al colosso europeo. Intanto tutti gli occhi sono puntati sulla company che sta riducendo i tempi per il nuovo Ceo Stellantis.

Cosa ha detto Urso su Stellantis?

Tutti gli investimenti produttivi previsti dal piano di Stellantis saranno interamente finanziati con risorse proprie dell’azienda. E’ una svolta rispetto al passato“, ha detto il ministro Urso, riferendosi a quando nei decenni scorsi la Fiat ha goduto di importanti iniezioni di liquidità da parte dello stato, che interveniva direttamente, salvando l’azienda e preservando i posti di lavoro. Oggi invece “tutte le risorse pubbliche per l’automotive saranno rivolte alle imprese della filiera, alle PMI dell’automotive“, quanto a Stellantis “investirà in Italia 2 miliardi di euro e destinerà 6 miliardi ad acquisti da fornitori che operano in Italia“.

Piano Stellantis, cosa accadrà nelle varie sedi?

Il piano stipulato a metà dicembre al ministero, prevede l’integrazione dell’attuale gamma di modelli elettrici ed ibridi che consentirà l‘incremento del 50% rispetto “agli attuali livelli produttivi già nel prossimo anno, con una dinamica di investimenti e, quindi, di crescita che proseguirà anche negli anni successivi” ha detto ancora il ministro, secondo il quale “si spostano in Italia alcuni centri direzionali. Torino diventa la sede della Regione Europa, Modena il polo di alta gamma e Atessa, in provincia di Chieti, il centro europeo dei veicoli commerciali. A Mirafiori, oltre alle 500 ibride, si produrrà anche la nuova versione della 500 elettrica. Tra le novità del piano di particolare rilievo la decisione di installare a Pomigliano la nuova piattaforma Stella small, sulla quale è prevista la produzione di due nuovi modelli compatti così come l’estensione da quattro a sette, dei modelli prodotti a Melfi, nonché l’elettrificazione delle produzioni di Atessa“.

Post Tavares, il toto nomi del nuovo Ceo Stellantis

Intanto in casa Stellantis, si guarda al futuro, o forse al passato, pensando al nuovo Ad da nominare al posto di Carlos Tavares che ha lasciato la guida della company. Il nome che circola in queste ore è quello di Mike Manley, ex Ceo di Fiat Chrysler, manager di 60 anni, che conosce bene sia il gruppo americano Chrysler, poi assorbito da Fiat al tempo di Sergio Marchionne, che utilizzò per il rilancio del marchio Jeep.

Insomma Stellantis punta su una figura manageriale con solida esperienza nel mercato americano, la principale fonte di profitti di Stellantis, che oggi preoccupa non poco viste le politiche economiche di protezione del mercato interno su cui intende puntare il presidente eletto Donald Trump.

Ma nella rosa dei nomi papabili, ci sarebbe anche il francese Maxime Picat, ex capo di Peugeot, oggi responsabile degli acquisti e della filiera di Stellantis. Altra possibilità è puntare “su Richard Palmer, l’ex direttore finanziario del gruppo che oggi ha il ruolo di special advisor del presidente John Elkann“, secondo le indiscrezioni del Corriere della Sera.

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